“Approvare tutti i documenti contabili e di programmazione in anticipo rispetto ai tempi previsti dalla normativa vigente”

Queste sono le testuali parole contenute nel programma di mandato votato l’11/07/2012 dal Consiglio Comunale e di cui lo stesso Sindaco, e tutti i suoi sostenitori, si sono riempiti la bocca durante la campagna elettorale.
Il rispetto pedissequo delle scadenze nell’adozione di tutti i documenti contabili, anzi la loro approvazione in anticipo rispetto al termine ultimo normativamente previsto, è stato sempre un ritornello frequentr dell’Amministrazione Mitrano che, nelle intenzioni, sarebbe dovuto essere un elemento di differenziazione rispetto alle Amministrazioni precedenti.

Anche qui, per l’ennesima volta, fiato alle trombe!

Sono trascorsi quasi dieci giorni dal 30/04/2017, il termine ultimo previsto dalla legge per l’approvazione del consuntivo 2016 in Consiglio Comunale, e di questo documento non vi è traccia neanche negli atti di Giunta comunale.

Per altro adesso, diversamente da prima, il mancato rispetto del termine perentorio per l’approvazione del consuntivo determina lo scioglimento del Consiglio Comunale.

Non ci meravigliamo della incapacità di questo Sindaco di rispettare gli impegni assunti formalmente in Consiglio Comunale dinanzi ai rappresentati di tutta la cittadinanza: a ciò ormai ci siamo, purtroppo, abituati. Ci preoccupiamo, invece, delle concrete motivazioni che sottendono questo ritardo nell’approvazione del consuntivo 2016.

Cosa ha impedito fino ad oggi la quadratura del cerchio? Quali sono le difficoltà che fino ad oggi non hanno permesso agli uffici di predisporre il rendiconto nel rispetto del termine perentorio?

Mica si sta cercando di evitare di rendere palese ciò che è ormai davanti agli occhi di tutti, ovvero l’insostenibile squilibrio economico e finanziario di un bilancio quale conseguenza delle spese folli del Sindaco Mitrano accompagnate dalla perdurante sofferenza di liquidità che caratterizza le casse del comune?

Sarà mica che tutti i contenziosi in corso aventi rilevante significato finanziario per circa due milioni di euro quali quello con l’Autorità Portuale, per la questione parcheggi, e quello relativo all’annullamento delle tariffe TARI per il 2014, in qualche modo non permettono la redazione di un documento con serenità?

Cosa bolle in pentola lo sapremo presto quando, anche se in ritardo, il consuntivo 2016 verrà posto all’attenzione dei consiglieri per la sua approvazione. Di due cose però siamo già certi: la prima è l’insostenibile dicotomia tra il dire e il fare che caratterizza questa amministrazione. La seconda è che chi verrà chiamato ad amministrare Gaeta dopo questi ultimi nefasti cinque anni, sarà costretto a invertire una rotta per scongiurare una deriva pressoché certa. 

Direttivo Movimento Progressista