Ernesto accende la candela dei diritti umani

Era appena finita la seconda guerra mondiale, con i suoi 70 milioni di morti, il conflitto più devastante di tutta la storia dell’umanità.

Nel 1948 era appena iniziato un processo di ricostruzione degli stati e dei valori, con l’obiettivo di evitare che quanto successo si ripeta e di riunire tutti i popoli del mondo sotto un simbolo forte, così è nata la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.

Il testo fu adottato il 10 dicembre dall’Assemblea generale dell’ONU ed è il testo più tradotto del mondo.

Conoscere i diritti umani è indispensabile per poterli difendere e il ruolo di tutti noi è assicuraci che siano rispettati.

Per questo motivo in tutto il mondo sono state proposte innumerevoli iniziative per ricordare e onorare questa data.

Il riconoscimento a livello globale che tutti gli esseri umani nascono liberi e godono di inalienabili e uguali diritti rappresenta oggi un principio che precede gli stessi ordinamenti statali – ricorda il Presidente Mattarella – Il rispetto della dignità della persona non è, infatti, dovere esclusivo degli Stati, bensì un obbligo che interpella la coscienza di ciascuno”.

Anche il Comune di Gaeta si unisce alla celebrazione per la dichiarazione dei diritti umani.

Già lunedì 10 Dicembre lo Sportello Adozioni Internazionali “Ernesto” ha acceso simbolicamente la candela gialla in segno di solidarietà alla manifestazione Diritti A Testa Alta organizzata da Amnesty International.

Dunque, il prossimo sabato 15 dicembre, alle ore 18,30 tutte le bambine della scuola di danza Il centro del movimento sfileranno con le candele gialle dal centro della città fino a raggiungere la fontana di San Francesco, dove si ritroveranno in un grande girotondo.

Insieme, adulti e bambini ricorderanno che cos’è la Dichiarazione dei diritti umani e perché è così importante conoscerla e apprezzarla; consegneranno le candele gialle nella speranza che si continui ad illuminare il lungo percorso per la conoscenza, l’approvazione e il riconoscimento dei diritti.