Famiglie a teatro, “Cenerentola in bianco e nero” al Bertolt Brecht di Formia

Il 17 novembre alle ore 17:00 torna “Famiglie a teatro” la stagione di teatro per ragazzi di Formia promossa dal Teatro Bertolt Brecht all’interno del progetto “Officine culturali” della Regione Lazio e del riconoscimento del Mibact. 

Giunta alla sua XX edizione, da due decenni la stagione porta bambini, ragazzi, famiglie a teatro. L’edizione 2019 si sposta nella nuova Sala Iqbal Masih (via Vitruvio, 342 – ex Sala del Carmine) che per la prima volta apre le sue porte al pubblico. Per l’occasione alle ore 16:30 si terrà la cerimonia di intitolazione al bambino pakistano simbolo della lotta per i diritti dell’infanzia. 

Si inizia con i “Cenerentola in bianco e nero” di Proscenio Teatro di Fermo. La rivisitazione di una delle favole più amate prende spunto proprio dalle incredibili e diverse maniere di far concludere la vicenda, da una parte Perrault, che perdona le malefatte della matrigna e delle sue figlie e che vede addirittura Cenerentola accoglierle nel Palazzo dove era andata in sposa con il Principe, idea ripresa poi da Walt Disney nel suo celeberrimo film d’animazione. Dall’altra la “zampata” dei Fratelli Grimm, che invece puniscono severamente le sorellastre, facendole accecare da due colombi nel giorno delle nozze di Cenerentola (versione nera).

Lo spettacolo racconta fedelmente la vicenda, attraversando i momenti più cari e noti al pubblico di ogni età, ci sarà in scena Cenerentola in carne ed ossa, col suo vestito sporco di cenere con quello sfavillante con cui si presenta alla festa, ci sarà il Principe, la scarpetta abbandonata e tutto il resto. Non mancheranno, come tradizione della compagnia, pupazzi animati, situazioni divertenti e coinvolgimento diretto del pubblico.

La stagione di teatro per ragazzi comprende anche la II edizione del Premio Nazionale che verrà assegnato a fine rassegna dal pubblico alla compagnia che avrà registrato il maggior consenso. Il premio è intitolato all’attrice calabrese Paola Scialis, prematuramente scomparsa.