Formia, contro il femminicidio convegno di Monia Valeriano

20131122-123619.jpg

Nella Sala Ribaud del Palazzo Comunale sabato 23 novembre dalle ore 16.30 avrà luogo un convegno sul tema Femminicidio: dalla denuncia sociale al riconoscimento giuridico. Il convegno è realizzato con il patrocinio del Comune di Formia per porre l’attenzione su un fenomeno divenuto ormai strutturale nel nostro paese, avendo radici profonde, sia culturali che sociali.

Per arginare il fenomeno delle donne vittime di maltrattamento il Governo ha di recente varato una legge – non senza critiche per alcuni aspetti da parte di quanti da tempo si occupano del tema – sul cosiddetto femminicidio: una serie di norme giuridiche di contrasto alla violenza di genere che mirano non solo alla repressione ma anche a mettere in campo risorse finanziarie utili per programmare un vero e proprio piano d’azione, da una rete di case-rifugio all’estensione del gratuito patrocinio.

Oggetto d’approfondito esame sarà il recente ordinamento giuridico che finalmente riconosce come la violenza abbia luogo soprattutto nelle relazioni e fra le mura domestiche. Una particolare attenzione sarà posta sul provvedimento che, pur segnando una decisiva svolta culturale, è insufficiente a porre fine alle diseguaglianze e alle discriminazioni patite dalle donne. Una prospettiva utile per il cambiamento è quella che prevede di affiancare agli atti normativi un coordinamento delle competenze capace di coinvolgere sinergicamente i diversi centri di formazione – la scuola e gli operatori sanitari – e, soprattutto, le forze dell’ordine. Un ruolo essenziale, poi, va riconosciuto ai Centri antiviolenza.

Durante il convegno, nel quale la musica avrà un ruolo non secondario, ai relatori si alterneranno le voci delle donne che parleranno del loro duro percorso esistenziale. Testimonianze, quelle delle vittime di reato, che contribuiscono efficacemente all’emergenza dell’humus su cui proliferano le discriminazioni operanti in ogni pregiudizio. Si tratta di ruoli definiti e stereotipati che sono tanto radicati nella società da sembrare difficilmente modificabili, ma che non è impossibile superare. Il convegno si concluderà con la proiezione del filmato “Stop alla violenza” di Franca Rame.