Formia: Dal 1 al 29 luglio torna il “Festival del Teatro Classico”. Cinque appuntamenti presso l’area archeologica di Caposele

Torna il “Festival del Teatro Classico”. Dal 1 al 29 luglio, cinque appuntamenti con i capolavori della drammaturgia greca e latina nel suggestivo scenario dell’area archeologica di Caposele. Confermata (previa procedura di selezione pubblica) la direzione artistica di Vincenzo Zingaro e la collaborazione con la Compagnia teatrale “Castalia” di Roma, protagonisti l’anno scorso della prima fortunata edizione del Festival. Si parte sabato 1 luglio alle ore 21,30 con l’Orestea di Eschilo adattata e diretta da Giuseppe Argirò. Il conflitto atavico tra Patriarcato e Matriarcato, i cruenti omicidii parentali (l’assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitemnestra e la vendetta del loro figlio Oreste), le esecuzioni sommarie, anticipano le più buie atmosfere shakespeariane, componendo una drammaturgia di forte impatto emotivo. Il linguaggio sublime di Eschilo, contrapponendo l’irrazionalità del mondo arcaico alla razionalità della polis, diventa il mito di fondazione di ogni umanità e democrazia. 

Il secondo appuntamento è in programma sabato 8 luglio con “Lysistrata” di Aristofane, adattata da Valentina Ferrante che cura anche la regia insieme a Micaela De Grandi. E’ la prima commedia della “Trilogia delle donne” di Aristofane. Lysistrata, ribelle protagonista, per porre fine alla guerra mette in atto un originale stratagemma: le donne si asterranno dall’avere rapporti sessuali con i mariti fino a che il conflitto non avrà fine. Il tentativo di rovesciare le regole della società maschilista porterà solo ad un’uguaglianza e ad una pace provvisorie. Un caleidoscopio dei tipi umani con esilaranti capovolgimenti dei generi maschile e femminile. 

Sabato 15 luglio alle ore 21,30 andrà in scena “Il Ciclope” di Euripide, tradotto da Luigi Pirandello e diretto da Francesco Polizzi. Il dramma satiresco è una parodia dell’episodio del ciclope Poliremo narrato nell’Odissea. Grazie alla mediazione farsesca lo scontro tra Odisseo e il Ciclope perde le connotazioni angosciose del racconto omerico per trasformarsi in una satira politica sull’uso della forza. I repentini cambi di genere e la divertente traduzione di Pirandello rendono quest’opera curiosamente vicina a noi. Un allestimento in cui la forza arcaica del mito riemerge vibrando di giocosa originalità. 

Sabato 22 luglio è la volta de “Il soldato spaccone”, riadattamento del “Miles gloriosus” di Tito Maccio Plauto proposto da Vincenzo Zingaro che ne cura anche la regia. E’ l’evento clou del 25esimo anniversario della Compagnia “Castalia”, un caposaldo della comicità di tutti i tempi, rappresentato con successo nei prestigiosi festival di Ostia Antica, Taormina e Teatri di Pietra. Il capolavoro plautino è affrontato evidenziando il rapporto che ebbe con la Commedia dell’Arte. Dal “Miles gloriosus” presero vita intramontabili Capitani, come Capitan Spaventa, Fracassa e Matamoros. Lo spettacolo narra le gesta del protagonista evocando i molteplici percorsi della sua evoluzione nei secoli, fino a don Chisciotte, Cyrano de Bergerac e Brancaleone. Un viaggio lungo il filo conduttore che lega la Commedia antica alla Commedia dell’Arte. Fino ai giorni nostri, alla Commedia all’italiana. Una rappresentazione travolgente che lascia un segno del tutto nuovo e originale nell’interpretazione del “Miles gloriosus”. 

Si chiude sabato 29 luglio con “Le donne al Parlamento” di Aristofane, con adattamento e regia di Vincenzo Zingaro. Uno spettacolo di straordinario impatto quello rappresentato dalla compagnia “Castalia”. Una divertente e graffiante commedia in cui Aristofane affronta temi di grande attualità: la partecipazione femminile al potere politico, la parità dei diritti, la corruzione, l’uguaglianza sociale. Le donne, stanche dell’inettitudine e corruzione degli uomini, attuano un “colpo di stato” e assumono il potere, decidendo di mettere tutto in comune: ognuno attingerà in parti uguali al patrimonio collettivo, amministrato dalle donne. In un’esplosione di contraddizioni e comicità, l’utopia proto-femminista dell’eroina Prassagora si trasformerà alla fine in un incubo grottesco.

“L’anno scorso – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo – il Festival ha saputo cogliere l’interesse e il consenso di tante persone, rappresentando non solo un’occasione di svago ma anche uno strumento di crescita culturale capace di dare valore alla storia di Formia e alle sue bellezze archeologiche. Gli spettacoli sono tutti realizzati da artisti qualificati e, come già avvenuto nella prima edizione, sapranno tradurre capolavori scritti in epoca antica in un linguaggio drammaturgico e scenico di grandissima attualità ed efficacia”.