Formia, Meetup 5 Stelle: “una città “in ritardo””

Dopo un anno di amministrazione comunale civica di Formia, il meetup “Formia 5 Stelle” esprime alcune considerazioni di merito sull’efficacia dell’azione amministrativa. E lo fa, contrariamente alle altre forze politiche di opposizione, non limitandosi alle buche stradali e all’erba da tagliare, ma tenendo conto delle grandi questioni che stentano a trovare risposte. Il riferimento è ai ritardi cronici che la città di Formia sta accumulando nel tempo, con il rischio che anche questi 5 anni di amministrazione trascorrano senza neanche aver provato ad affrontarli

Siamo in ritardo sul Piano Regolatore Generale
• Il Piano Regolatore Generale vigente risale al 1980. Negli ultimi 25 anni sono stati spesi un milione e mezzo di euro in progettazione per NON approvare il PRG. E la programmazione di una città non può prescindere dalla pianificazione urbanistica, perché essa disegna la città del futuro, quella da oggi ai prossimi 30 anni. Senza il nuovo PRG non sarà possibile programmare alcuno sviluppo della città.

Siamo in ritardo sulla macchina amministrativa

• La metà dei dirigenti comunali di Formia è inadeguata a svolgere FINANCHE l’ordinaria amministrazione. Urge un drastico dimezzamento degli attuali dirigenti, attraverso licenziamenti individuali per giusta causa, e l’assunzione di persone capaci, competenti e oneste per rispondere alla modernizzazione dell’apparato burocratico.

Siamo in ritardo sulla ripubblicizzazione dell’acqua
• La strategia di sbattere i pugni sul tavolo dell’ATO 4 per “farsi rispettare”, come strategia di rapporti di forza con il gestore dell’acqua, è fallimentare. Formia può autonomamente uscire dall’ATO 4 e da Acqualatina e gestire il servizio idrico in totale autonomia. Questo ritardo si sta ripercuotendo pesantemente, oltre che sui disservizi, sulle tariffe e sulle bollette dell’acqua.

Siamo in ritardo sull’edilizia popolare

• A Formia occorrono almeno 150 alloggi popolari per soddisfare la parte più consistente dell’attuale graduatoria. E’ vero che le case popolari non le realizza l’amministrazione comunale di Formia, ma è anche vero che a oggi non esiste NEANCHE UN’AREA dove gli enti di competenza potrebbero creare insediamenti ex legge 167. E individuare ALMENO l’area per la realizzazione di nuovi insediamenti di edilizia popolare è competenza comunale.

Siamo in ritardo sul trasporto pubblico locale
• Negli ultimi 5 anni abbiamo subito tagli del 40% per il trasporto pubblico locale, che vanno ad aggiungersi ad altri tagli degli anni precedenti. Investire sul trasporto pubblico locale, renderlo effettivamente intermodale iniziando da un banale coordinamento degli autobus ATP con i treni in arrivo e in partenza da Formia, garantendo maggiori risorse anche reperibili dal Bilancio Comunale, vuol dire investire sulla qualità della vita dei cittadini che vanno invogliati a lasciare la propria auto a casa: ad esempio prevedendo la gratuità del trasporto urbano, almeno in via sperimentale per un anno, al fine di rilanciare l’intero servizio.

Siamo in ritardo sulla viabilità del centro urbano

• In determinati giorni della settimana e in determinati periodi dell’anno è necessario ripristinare l’isola pedonale in via Vitruvio e la ZTL in via Lavanga. E’ necessario restituire il centro urbano alla fruibilità dei cittadini, dei turisti, delle persone con disabilità. Sarebbe necessario anche capire che fine hanno fatto i sensori di rilevazione antismog previsti dal progetto Smart City in Via Vitruvio, progettati, realizzati, pagati e attualmente inutilizzati. 

 
Siamo in ritardo sulla sanità
• Urge una seria vertenza territoriale e uno stato di agitazione permanente per difendere la nostra sanità e chiedere maggiori prestazioni. Gli atti aziendali pluriennali dovrebbero essere pubblicati PRIMA delle conferenze dei sindaci e non DOPO. Gli stessi atti aziendali dovrebbero essere approvati dal consiglio comunale in seduta pubblica, in modo che tutti i cittadini abbiano contezza delle modifiche in essi apportati. “Sbattere i pugni sul tavolo” della conferenza dei sindaci e agire in piena autonomia solo perché la legge conferisce questa prerogativa al sindaco, è il modo sbagliato di relazionarsi con gli enti sovracomunali.

Siamo in ritardo sulle Periferie
Abbandonate a sé stesse, con illuminazione carente quando addirittura assente, sono prive di sfoghi per i più giovani e oggi assomigliano a dei dormitori più che a dei centri di vita e contatto tra le persone.

Siamo in ritardo sul Piano Urbano del Traffico
• Il PUT è fondamentale, come strumento di programmazione, per ridefinire la viabilità, la mobilità e la sosta nella città. La legge prevede l’obbligo del PUT nei Comuni sopra il 30mila abitanti, ma a Formia, si sa, la legge è un optional. Finora abbiamo speso, dal 2009 a oggi, circa 200 mila euro in analisi e progettazioni a una società di Bologna e a una di Milano, per NON approvare il PUT. A prescindere dalla legge, tuttavia, la nostra città ha bisogno di ridefinire molti aspetti relativi al traffico.

Siamo in ritardo sullo sport
Dovrebbe essere il fiore all’occhiello di una città che può vantarsi di ospitare il CONI mentre, viceversa, mancano, il tutto a favore dei privati, una infinita serie di strutture pubbliche, non ultima una piscina comunale, che rendono difficile a chi non può economicamente permetterselo la pratica dello sport.

Siamo in ritardo sulle strutture dedicate alla cultura

E’ urgente rilanciare i siti culturali formiani oggi chiusi o parzialmente aperti per inaugurare una nuova stagione per la città: fare di Formia un laboratorio di sperimentazione attiva e di crescita culturale generale. 

Siamo in ritardo sull’occupazione
• L’unica zona industriale della città, quella di Penitro, si sta svuotando e desertificando. L’istituzione di un incubatore comunale di imprese e il favorire l’insediamento di opifici ecocompatibili di medie dimensioni, potrebbe significare 7 barra 800 posti di lavoro a tempo indeterminato.

Siamo in ritardo sul wi-fi libero e gratuito

• Nonostante la barca di soldi spesi negli anni precedenti, Formia è uno dei pochi comuni d’Italia che non ha ancora le “wi-fi free” nel centro urbano e nei luoghi di maggior aggregazione delle periferie. Se è il caso si istituisca una commissione d’inchiesta per capire dove sono finiti i finanziamenti delle DUE passate amministrazioni, chi erano i responsabili dei procedimenti e quali sono le ditte che avrebbero dovuto installare il wi-fi gratuito a Formia e non l’hanno fatto.

Siamo in ritardo sull’implementazione di strumenti di partecipazione attiva
• Il nostro Statuto Comunale è fermo al 1999 e, considerate le modifiche legislative intervenute negli ultimi venti anni, è illegittimo. Urge riscrivere e riapprovare un nuovo Statuto Comunale che tenga conto delle mutate dinamiche politiche di questi anni e di nuovi strumenti di partecipazione attiva popolare dei cittadini. Come, ad esempio, le petizioni, le proposte di iniziativa popolare e i referendum consultivi senza quorum.

Siamo in ritardo sui Servizi Sociali
• Sedute aperte e pubbliche dei Distretti Socio-Sanitari, informazioni preventive sui deliberati da approvare, pubblicazione di tutti gli atti del Piano di Zona su un unico portale e coinvolgimento almeno dei consigli comunali sugli atti che il Distretto Socio-Sanitario deve assumere. Solo con questa trasparenza più spinta del dovuto riusciremo a evitare le clientele e i favoritismi che si annidano in questi servizi. Urge l’approvazione di un Piano Regolatore Sociale dei Servizi Sociali, comune a tutti e nove i Comuni del comprensorio, che preveda la certezza del diritto per l’accesso alle prestazioni previste dal Piano di Zona e l’erogazione dei contributi individuali stabiliti dal Distretto Socio-Sanitario.

Su questi temi il meetup “Formia 5 Stelle” sfida al confronto l’amministrazione comunale di Formia senza alcun pregiudizio di merito ma finalizzato esclusivamente alla risoluzione dei problemi.

 
Comunicato meetup “Formia 5 Stelle”