Gaeta, arriva il Monumento al Sommergibilista in occasione del Raduno Nazionale dei Sommergibilisti Italiani

Dopo tante iniziative culturali svolte insieme, l’Associazione Regia Marina Gaeta e l’Associazione ANMI gruppo di Gaeta, hanno maturato la volontà di voler dedicare una piazza ai Marinai d’Italia e all’interno della quale collocare un monumento che ricordi oggi più che mai i valori e le gesta della Marina Militare e dei suoi uomini. L’aiuola nella zona antistante la Base Pol/Nato di Gaeta è sicuramente il luogo più idoneo, in quanto rientra nel patrimonio demaniale dello Stato, ramo Marina. La possibilità che tutto ciò si possa realizzare è reale, in virtù del fatto che l’Amministrazione Comunale e la Marina Militare hanno approvato e condiviso con grande entusiasmo il nostro impegnativo progetto.LARGO MARINAI D’ITALIA con il suo monumento vuole essere un doveroso riconoscimento, un tributo ai comandanti e a tutti gli equipaggi che presero il mare con coraggio e determinazione, pronti a sacrificare il proprio punto di vista e molto spesso la propria vita per il bene del Paese.

Generalità di classe

Le previsioni circa la durata del conflitto erano, nel 1942, tutt’altro che ottimistiche, per tanto si rese necessario mettere allo studio un tipo di sommergibile da impiegare esclusivamente per il trasporto di materiali. Il progetto elaborato dai Cantieri Tosi apparve rispondente ai requisiti richiesti dalla Marina e pertanto, già nell’estate del 1942, furono impostati i primi due esemplari di questo tipo di sommergibile (Romolo e Remo). Dei dodici battelli previsti dal programma, solo due poterono essere consegnati alla Marina prima dell’armistizio. Gli R furono i più grandi sommergibili costruiti per la Marina Italiana, la principale caratteristica di queste unità furono le stive per il carico, in numero di quattro, sistemate a due a due a proravia e poppavia della camera di manovra, della capienza complessiva di circa 600 metri cubi il che permetteva il carico di 600 tonnellate di materiali Il progetto fu considerato molto soddisfacente sia per la decisione presa dalla Marina Italiana di procedere direttamente all’ordinazione di una serie di dodici unità, sia per l’interesse dimostrato dalla Marina Germanica per tale tipo di unità subacquea della quale richiese i piani costruttivi.
Attività operativa “ R 12 “

Catturato dai tedeschi il 9 settembre 1943 e affondato presso la diga est di La Spezia il 24 aprile 1945. Recuperato nel 1946 e adibito per alcuni anni a deposito galleggiante di combustibili GR 523 in vari porti italiani, ed infine ad Ancona fino al 1978 / 80.

Caratteristiche generali della classe ” Romolo e Remo ” di cui fa parte l’R12
Tipo: Sommergibile da trasporto

Dislocamento:
– in superficie: 2220,00 t
– in immersione: 2616,00 t

Dimensioni:
– Lunghezza: 87,00 m
– Larghezza: 7,80 m
– Immersione: 6,13 m
Apparato motore superficie: 2 motori diesel Tosi, 2 eliche
– Potenza: 2.600 cv 
– Velocità max. in superficie: principale 14,0 nodi
– Autonomia in superficie: 12.000 miglia a 9 nodi
Apparato motore immersione: 2 motori elettrici di propulsione
– Potenza: 900 cv
– Velocità Max: 6,5 nodi
– Autonomia in immersione: 110 miglia a 3,5 nodi
Capacità di carico
– 4 stive stagne da 600 mc totali
Armamento:
– 3 mitragliere da 20 mm su affusti a scomparsa
Equipaggio: 7 ufficiali, 56 tra sottufficiali e marinai

Profondità di collaudo: 100 m