Gaeta, ieri sera il debutto di Coldiretti alle Luminarie. Il cibo di strada italiano batte le mode esterofile

“Lo street food? Noi preferiamo chiamarlo cibo di strada perché gli italiani, quando ne hanno la possibilità, ai cibi etnici e al kebab preferiscono di gran lunga il panino con la porchetta e gli altri grandi classici della ristorazione da passeggio nostrana”. Pietro Greco, direttore della Coldiretti di Latina, sottolinea soddisfatto il successo del debutto dei produttori di Campagna Amica inseriti, da quest’anno, nel circuito cittadino delle luminarie di Gaeta che, nelle passate edizioni, ha registrato il record di turisti e visitatori e che punta, in questi giorni, a consolidare il primato.

I banchi degli agricoltori del Basso Lazio – ce ne sono di Latina e Frosinone – sono ospitati nei locali dell’Ipab Santissima Annunziata che si affacciano lungo l’omonima stradina. L’apertura inaugurale di ieri sera è stata trionfale, con centinaia di curiosi che hanno sostenuto anche il disagio della fila pur di entrare nel locale per la degustazione dei prodotti tipici locali, dai salumi alle carni, dai vini al pane, pizza e dolci rustici, dai formaggi fino alle mozzarelle già pronte negli appositi vassoi da asporto.

Il presidio di Campagna Amica, visitato anche dal vescovo e dal sindaco, aprirà i battenti ogni fine settimana, fino al 15 di gennaio.

“Il successo di ieri è indice di quanto sia ormai diffusa l’esigenza dei consumatori di poter acquistare e mangiare i prodotti tradizionali, che sono parte integrante della nostra cultura e simbolo identitario di un territorio e della sua comunità. Come diffusa – conclude Greco – è la tendenza dei consumatori ad acquistare prodotti locali, a chilometro zero, gli unici che possono garantire la tracciabilità dall’origine fino alla vendita, offrendo certezza di salubrità e di sicurezza alimentare”.