Gaeta, presentato il nuovo “Piano Regolatore Generale”: il precedente ha ben 45 anni

 

Di Gabriella Gelso.

Questa mattina nell’Aula Consiliare del Comune di Gaeta, alle ore 11, è stato presentato il progetto del nuovo Piano Regolatore Generale. Presenti in aula, il primo cittadino Cosmo Mitrano, il Consigliere Coscione, il dirigente Guratti, il Professor Nigro i consiglieri Morini, Di Vasta e Salipante.

Il primo a prendere la parola è stato il Sindaco Cosmo Mitrano, il quale ha  spiegato quali siano i punti fondamentali di questo nuovo progetto: “Il cuore della città e del suo sviluppo è rappresentato dal turismo, quindi sarà importante puntare sullo sviluppo turistico e lo sviluppo di strutture ricettive, sulla riqualificazione del centro storico, ed un puntare un occhio in particolare sulla valorizzazione del settore agricolo, che è trainante per la nostra città. Vogliamo rimettere un po’ in piedi tutto un nuovo sistema di viabilità che deve consentire alla città di Gaeta di non essere esclusa dalla viabilità nazionale, quindi dai collegamenti con Roma e Napoli. Infine, dobbiamo guardare anche allo sviluppo costiero, perché dobbiamo ricordare che all’interno del nostro paese esistono anche degli enti sovra territoriali, come il Consorzio Industriale e l’Autorità Portuale. Un Punto fermo è quello di limitare lo sviluppo residenziale, in quanto la città ormai è satura di abitazioni.”

In seguito è intervenuto il Dirigente Guratti, che evidenzia come questo progetto sia importante, dato che sono passati ben 45 anni dall’approvazione del piano regolatore attuale, spiegando che: “Le condizioni socio-economiche del territorio, che comunque si allineano a quelle nazionali sono sostanzialmente molto modificate, rispetto a quelle che potevano essere le previsioni che stavano alla base di dello strumento redatto mezzo secolo fa; esso era fondato sostanzialmente sull’Italia vocata all’industrializzazione. Le cose, nel tempo, non sono andate più così e oggi l’economia italiana verte su altri settori. Questo territorio ha una forte valenza paesaggistica e naturalistica che deve essere valorizzata e tutelata, questo è l’elemento fondamentale che costituisce il volano per lo sviluppo del territorio e migliorare le condizioni dell’economia locale.”

Anche il Professor Nigro, successivamente, ha messo in risalto l’importanza di questo progetto, definendolo unico, perché si ripete una volta ogni 40 anni, in seguito ha spiegato come questo sia un passo importante per una comunità: “Per una comunità è un modo di riflettere sul proprio futuro e di mettere sulla carta i propri desideri, le proprie idee. Ma deve anche prendere le misure con le condizioni, le caratteristiche ed i limiti che questo territorio ci impone.” Ha continuato poi affermando, che bisogna fare i conti con quello che accade nel mondo e quindi anche la nostra città è chiamata ad assumere una visione di sviluppo sostenibile ed economica, ciò comporta delle conseguenze, di assumere certe scelte, certi comportamenti, muoversi in modalità via via sempre più sostenibili, limitare il più possibile consumo di suolo, puntare la priorità sulla rigenerazione urbana, realizzare e ristrutturare gli edifici in maniera tale che siano capaci di prestazioni ambientali, energetiche sempre maggiori.

Il Consigliere Luigi Coscione si è dimostrato entusiasta e soddisfatto di questo risultato: “Politicamente sono molto contento oggi perché, ho avuto la possibilità, anche grazie al Sindaco, di seguire la materia urbanistica e sono felice per questa città. L’indirizzo che è stato dato a questo piano, cioè eco-sociale, è stato voluto perché abbiamo scelto di tutelare tutto ciò che era sostenibilità ambientale, è una cosa che credo non si verifichi spesso nei piani regolatori.”

 

Coscione conclude dicendo che quest’anno l’Amministrazione ha affrontato una scelta coraggiosa, perché si sta assegnando una grossa responsabilità, cioè quella di scegliere il futuro dei prossimi 40 anni di questa città. Al termine dell’incontro il Sindaco ha salutato e ringraziato i presenti promettendo di portare tale proposta in consiglio comunale in tempi brevissimi, massimo entro l’inizio del mese di febbraio.