Itri: 50 anni di sacerdozio per Padre Augusto Matrullo. Guida spirituale capitolina di tanti artisti di grido

Di Orazio Ruggieri.

Lo farà celebrando, a Itri,  la santa Messa vespertina (h 18,00)  presso la chiesa dei padri Passionisti, del cui ordine è una fulgida testimonianza di fede e di coerente impegno pastorale, spesa anche come guida di tanti artisti e personaggi di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo. Domenica 6 agosto, infatti, padre Augusto Matrullo, sacerdote dell’ordine di san Paolo della Croce, originario di Ovada (AL), ricorderà il cinquantesimo della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta a Napoli, celebrando, lontano dai riflettori mediatici, la santa Messa nel convento di Itri, dove ricevette la “chiamata” spirituale per il sacerdozio subito dopo la guerra. Ordinato sacerdote con il nome di padre Fulgenzio (a quel tempo i Passionisti dovevano adottare un nome diverso da quello battesimale), dopo un  periodo trascorso nell’azione pastorale svolta in parrocchia, nella città flegrea,  venne assegnato alla guida della basilica di san Giovanni e Paolo al Celio a Roma. E lì, oltre al contatto con fedeli di ogni età e, soprattutto, con migliaia di giovani, padre Augusto divenne, senza volerlo, il celebrante dei matrimoni e il padre spirituale di artisti di grido. Nomi come Maria Giovanna Elmi (sposata da lui), Renato Zero, interlocutore quotidiano dell’instancabile sacerdote che è  uno dei nove figli di Giuseppe (passato alla storia come “Panetta”, figura integerrima di lavoratore, marito e padre che ha messo in pratica le sue solide convinzioni ideologiche ispirate alla dottrina cattolica), e Teresa Antocicco, entrambi di Itri, e ancora Ron, Eleonora Brigliadori, Riccardo Cocciante (sceso a Itri come ospite della serata conclusiva della festività patronale della Civita, facendo registrare il record, finora imbattuto, delle presenze di fans a Itri, solo per assecondare una garbata ma determinata richiesta di padre Augusto), per non parlare di altri, sono solo alcuni dei nomi che si interfacciano con il confessore, il padre spirituale, l’amico personale cui comunicare le proprie criticità quotidiane e dal quale ricevere le parole e il sostegno per superare i momenti bui del percorso esistenziale.  L’elenco potrebbe continuare ancora, ma non sarebbe l’abbondanza numerica dei nomi citati a testimoniare la forza dell’azione evangelica svolta da questo apostolo del terzo Millennio. Le qualità – ma non meritiamo di ergerci al ruolo, seppure celebrativo, di chi ha già avuto da Dio la gratificazione, nella Vita eterna, per la sua esistenza messa al servizio del Vangelo, così come non abbiamo la presunzione di voler giudicare anche l’ultimo dei peccatori- che albergano in lui hanno trovato conferma anche nell’affidamento di incarichi di grandissima responsabilità nei quali il compianto pontefice, Giovanni Paolo II, volle personalmente coinvolgerlo, in occasione anche dell’ultimo Anno Santo, quando il fascino della Croce portò a Roma folle estatiche di fedeli e di pellegrini. E domenica, a Itri, dopo la Messa per i 50 anni del sacerdozio, padre Augusto riunirà tutti i parenti che vivono a Itri e in Italia (molti sono negli USA)  presso l’abitazione in campagna del fratello Silvano, componente del coro “Discantus ensemble”, per ringraziare, con un frugale brindisi la Provvidenza che lo ha chiamato a un compito che porta avanti “solo grazie all’aiuto –afferma lui- del buon Dio”.