Itri – Agevolazioni alle attività che si insediano nel centro storico: il Comune ha già pronta la ricetta

Nel prossimo consiglio comunale si discuterà del Regolmento per la concessione di agevolazioni che si insediano nel centro storico. Ne danno notizia il sindaco Giuseppe De Santis e l’assessore all’Ambiente Paola Ruggieri dopo che, in sinergia. hanno portato a termine un intenso lavoro in questo senso, basato su ricerche e codici appropriati. “Scopo del progetto –affermano De Santis e Ruggieri- è quello di favorire l’insediamento di nuove attività produttive, promuovere lo sviluppo economico del territorio, l’occupazione e il rilancio del centro storico cittadino. Disciplina la concessione di agevolazioni in favore delle imprese esercenti le attività di nuova costituzione o che aprano una nuova sede legale e operativa in quel sito. Puntiamo a incentivare iniziative commerciali, agevolandole attraverso una minore pressione tributaria. Destinatari dell’agevolazione saranno le imprese appartenenti ai settori dell’artigianato locale, somministrazione di bevande e alimenti, fornitura di servizi relativi alla fruizione di beni culturali e al tempo libero ecc… L’idea è quella di agevolare chi si impegna a investire nel nostro centro storico, esonerando il piccolo imprenditore parzialmente o totalmente dal pagamento delle imposte comunali (IMU, TOSAPE, TARES, ECC…). Un regolamento del genere non era mai stato approntato ad Itri e rappresenta una bella opportunità. Ci si rende conto  -ribadiscono sindaco e assessore- delle difficoltà logistiche di chi apre attività produttive nel nostro centro storico, problemi che si è cercati in parte di superare attraverso la sperimentazione di nuove viabilità e attraverso la creazione di nuovi parcheggi, ma la realtà è che ancora oggi il nostro bellissimo centro storico è oggettivamente tuttora penalizzato. Tale discussione è stata oggetto di una commissione (capigruppo, LL.PP.) allargata a tutti i consiglieri comunali, e sarà ancora oggetto di approfondimento in una seconda commissione. Tutti i consiglieri di maggioranza e di opposizione hanno raccolto l’iniziativa favorevolmente, seppure chiedendo delle modifiche ancora oggetto di discussione. Ci si è soffermati sull’esigenza di inserire un minimo di giorni annui di apertura, sulla possibilità di allargare gli anni di esenzione da 3 a 5 e di estendere il progetto a tutto il centro storico, anche quello basso. Il limite è sempre quello finanziario, tutto dipenderà dalle somme che si riusciranno a garantire in bilancio e che dovranno essere ripartite in maniera proporzionale per chiunque ne farà richiesta entro i termini e  requisiti previsti nel regolamento. Stiamo ancora lavorando, quindi, per trovare una soluzione che possa soddisfare tutti  e al tempo stesso essere attuabile e concreta.  L’ intento è quello di evitare che le  risorse possano essere assorbite da attività che di fatto non hanno nessun tipo di problema di carattere logistico e di parcheggi da un lato e, allo stesso tempo, non  penalizzare chi da anni investe già nel nostro territorio. Anche per questo l’idea è stata quella di porre l’attenzione  sul centro storico alto, praticamente privo di  realtà commerciali e dove la domanda potrebbe essere superiore all’offerta. Eventuali e ulteriori agevolazioni potranno essere considerate in sede di bilancio di previsione, nel rispetto di quanto disposto dal Governo”.