Itri, Domenico Fabrizio duro: “Le associazioni, quelle oneste non si toccano”

“Le associazioni, quelle oneste che contribuiscono a diffondere il nome e l’immagine di Itri nel mondo, non si toccano!” Interviene con questo incipit Domenico Fabrizio, da 53 anni impegnato a promuovere l’aggregazione sociale e la crescita culturale del comprensorio aurunco, dopo quello che, secondo lui, “è stato un autentico linciaggio di persone che andrebbero ringraziate e premiate per quanto fanno gratuitamente per Itri. “Mi sto riferendo –prosegue Fabrizio, il cui nome è legato alla nascita e all’attività dei circoli “La Voce”, “La Stiva”, “Insieme per Itri” e che, per cinque anni, a partire dal 1964, ha condotto, sempre gratuitamente, un programma radiofonico, a Gaeta, per promuovere il richiamo turistico verso la terra aurunca- al <fumus diffamandi> che si è colto, sui social e nell’ultima seduta consiliare, nei confronti di persone che contribuiscono a pubblicizzare il richiamo turistico di Itri e di cui si pretendeva la decadenza da componenti delle associazioni per una presunta incompatibilità per le attività svolte al di fuori del loro lavoro professionale. “Ci meraviglia soprattutto –commenta senza timori reverenziali Fabrizio- il fatto che le prediche sulle presunta mancanza di morale ed etica provengano da chi, con scelte politiche e comportamenti personali, non ha scritto pagine ideali nell’impegno amministrativo. E mi riferisco espressamente al modo come questi incoerenti predicatori hanno gestito, al tempo in cui erano in maggioranza, la vicenda dello Sprar, con compensi lautamente ridondanti (3.500,00 euro al mese) per <compagni> non solo di merende. Lo stesso dicasi per la vicenda della cosiddetta ristrutturazione di piazza Umberto I (quella antistante il municipio): c’era un progetto dello Studio Stamegna  (gratis), depositato  in Comune.  Si è scelto, invece, di mettere in atto un progetto costato 50.000,00 euro per l’onorario del progettista (compagno non solo di merende, anche lui!) per togliere, praticamente, l’asfalto e sostituirlo con mattonelle, lasciando, come ricordo, ai residenti, il ritorno di fogna. Non parliamo, poi, del taglio degli alberi in piazzale Pertini che ha lasciato l’area in una condizione di sfascio, cui hanno posto poi rimedio i soci dell’azienda faunistica “Fra’ Diavolo” che hanno lavorato a titolo completamente gratuito per rimettere a posto l’intera zona. E che dire, poi, del fatto che, a fronte di tre distributori di benzina operativi a Itri, gli automezzi comunali andavano a rifornirsi sempre presso lo stesso impianto? E, dulcis in fundo, -sottolinea Fabrizio- questa attuale compagine amministrativa non si è messa a vendere acqua privata, spacciandola come conveniente affare per la gente, così come avvenuto al tempo della precedente amministrazione De Santis, con l’apposita autorizzazione concessa a privati e orgogliosamente rivendicata da chi oggi censura l’attuale maggioranza in nome della morale e dell’etica. L’elenco potrebbe proseguire, toccando la fallimentare e ingloriosa esperienza della raccolta differenziata della plastica e delle lattine e altro ancora, ma bastano questi esempi a far capire come la predica sulla morale e l’etica provenga da pulpiti inadeguatamente rappresentativi di quei valori il cui mancato rispetto addebitano a chi proprio non merita la loro pretestuosa e farisaica censura”.