#Latina: “Giornata europea del 112”, numero unico dell’emergenza

Con l’approssimarsi dell’11 febbraio, data dell’istituzione del numero unico europeo di soccorso“112”, Elvio Vulcano, Segretario Provinciale di Latina del Movimento dei Poliziotti Democratici e Riformisti, nel corso di un molto recente dibattito sul tema ha voluto ricordare che “ …risale al 1991 la decisione di istituire un numero unico di soccorso pubblico volto a fornire un recapito telefonico per le emergenze valido all’interno dell’Unione Europea e che solo nel 2004 è stata adottata la decisione di estendere il NUE “112” entro il 2008 a tutti i Paesi membri dell’UE.” 

Vista la mancata adozione di un progetto finalizzato allo scopo da parte dell’Italia, nel 2007 la Commissione Europea presentò ricorso presso la Corte di Giustizia Europea, che il 15 gennaio 2009 condannò la Repubblica Italiana per l’inconsistenza di misure a tal fine adottate, nonostante fosse stato istituito da parte dell’Arma dei Carabinieri il “112” , numero per le emergenze a copertura nazionale. “Oggi siamo di fronte ad una specie di call center ancora in fase di sperimentazione, così Vulcano, che risponde all’utenza 112 . Chi chiama viene localizzato e l’operatore, dopo una breve intervista, indirizzerà la chiamata al PSAP di II livello (ovvero alle Sale Operative della Polizia di Stato o dell’Arma dei Carabinieri, ai Vigili del Fuoco o ad una struttura sanitaria per l’invio di ambulanze ) per la più efficace e rapida soluzione al problema esposto. Ma questa procedura ci porterà ad uno sperpero di tempo, che in caso di soccorso è vitale, – sottolinea Elvio Vulcano. – E’ anche uno sciupio di personale, oltre che economico, considerando che solo per la sperimentazione su Roma sono previsti 80 operatori e 35 postazioni.” In conclusione , Elvio Vulcano ha chiosato “ Non sarebbe stato più conveniente adeguare per tale scopo le Sale Operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri , strutture già esistenti, che, con il giusto numero di operatori, sarebbero state già operative fin da subito, e, successivamente, lavorare per la realizzazione di Sale Operative unificate?” Chissà cosa risponderà la classe politica in proposito.