Meningite, sale la paura in Italia

di Natalia Favoccia

 

Anno nuovo ma ancora notizie negative che speravamo di lasciarci alle spalle. Negli ultimi giorni del 2016 e nelle prime ore del 2017 la notizia che ha invaso radio e televisori è stata quella riguardante un fenomeno preoccupante che si sta ripresentando: la diffusione della meningite, una grave malattia dovuta all’infiammazione delle meningi che procura nella maggior parte dei casi la morte.

Tutto ciò si sta riscontrando soprattutto nella zona centrale dell’Italia, precisamente in Toscana. Ma oltre a questi casi l’allarme riguarda anche altre regioni, dalla Campania al Lazio.

L’Istituto Superiore di Sanità cerca di fare chiarezza sulla patologia, specialmente spiegando come e quando difendersi con la vaccinazione.
Di vaccini anti-meningococco ne esistono tre tipi: il primo vaccino coniugato con il meningococco di serie gruppo C protegge solo dal sierotipo C; il vaccino coniugato tetravalente, invece, protegge dai sieri gruppi A, C, W e Y; il vaccino che riguarda il meningococco di tipo B protegge solo ed esclusivamente da quest’ultimo. Sono stati raccomandati e offerti già alcuni vaccini gratuitamente. Per ora la scheda vaccinale in vigore prevede la vaccinazione anti meningococco C nei bambini.

Il ministro della Salute afferma che le fasce più a rischio sono i bambini e gli adolescenti, per questo sono stati stabiliti tre vaccini da fare prima di compiere vent’anni. I giovani adulti invece sono più a rischio di contrarre infezione o malattia.
Per quanto riguarda il siero gruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dell’anno di età. Il numero di casi stimati di influenza è pari a circa 439mila nel relativo periodo dal 19 al 25.

L’influenza sembra aver aumentato il numero di casi nell’ultima settimana dello scorso anno, con circa 614mila persone colpite. Ancora una volta i più colpiti tornano ad essere i bambini, ma purtroppo aumentano anche gli adulti e gli anziani, per un totale di quasi 2 mln di persone, calcolate dall’inizio di tutto. Degli ultimi studi fatti, in campo farmaceutico, è stato affermato che non c’è solo un colpevole per la meningite batterica.

Il meningococco non è, infatti, l’unico responsabile; le infezioni batteriche più frequentemente causa di questa influenza sono lo streptococcus pneumoniae e lo haenophilius influenzae.

Di meningite batterica se ne conoscono tre tipi: può essere virale, batterica o causata da funghi.
La forma virale, detta anche meningite asettica, è quella più comune; di solito non ha conseguenze gravi e si risolve in circa 7-10 giorni. La forma batterica è più rara e anche molto più seria, con conseguenze fatali. La meningite fungina, infine, è una causa molto rara di meningite nel suo complesso, ma non è contagiosa da persona a persona.

In conclusione, ciò che viene più consigliato dall’Istituto superiore è un vaccino immediato per le fasce di età più esposte al rischio di ammalarsi.