Nuovo ospedale del Golfo, arrivano 75 milioni di euro dalla Regione

E’ finalmente partito l’iter per la realizzazione del nuovo ospedale del Golfo.

Il presidente Nicola Zingaretti, nella veste di commissario ad acta del governo per la Sanità regionale, ha indicato in 75 milioni di euro la somma destinata alla costruzione della struttura che sarà chiamata a sostituire il “Dono Svizzero” di Formia, in futuro destinato ad ospitare servizi socio-sanitari distrettuali.

Il decreto commissariale mette nero su bianco la volontà della Regione Lazio di utilizzare per l’ospedale i fondi che gli verranno dal bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e dal bilancio pluriennale 2017-2019.

A Formia e Sora gli unici due ospedali di nuova edificazione integralmente finanziati. Il resto delle somme sarà speso per interventi di riqualificazione che coinvolgeranno prevalentemente strutture ospedaliere romane o comunque rientranti nella Città metropolitana di Roma Capitale.  

“E’ il primo fondamentale passo che ci aspettavamo dalla Regione Lazio – commenta il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo – e di questo ringrazio il presidente Zingaretti.

Il nuovo ospedale del Golfo non è più solo una teorica indicazione di principio ma un atto sostanziale che rende l’opera parte integrante della programmazione regionale.

Faremo in modo di velocizzare tutte le procedure di competenza comunale a che si possa arrivare in tempi brevi alla sottoscrizione dell’accordo di programma.

La Regione già possiede i terreni (ex Enaoli ed ex Arsial) e non avrà bisogno di sostenere né costi, né procedure aggiuntive per l’esproprio. L’Amministrazione regionale ha già realizzato in loco l’eliporto. L’area è baricentrica rispetto all’asse del territorio, servita da tutte le principali arterie di snodo della viabilità cittadina (Appia, variante Appia ed ex Sparanise).

In previsione, si potrà tornare a progettare una fermata ferroviaria “ad hoc” lungo la direttissima Roma-Napoli. Ci sono insomma tutte le condizioni per guardare con ottimismo alla realizzazione dell’opera. Si tratta – conclude Bartolomeo – di un intervento importante, forse il più grande investimento economico che abbia mai coinvolto Formia dal dopoguerra ad oggi”.