Pol. Gaeta, Belalba: “Melchionna non si tocca”

20131126-161104.jpgMister Melchionna, persona squisitissima dal punto di vista umano nonché tecnico assai preparato e sapientemente adatto , lo dico subito, a guidare una formazione come la nostra, sia impegnata nella cosiddetta zona rossa della classifica che, ci si auspica quanto prima, nei quartieri nobili. Sulla bontà o meno di un allenatore, anche proprio per una questione di credibilità, di correttezza nell’informazione non si può cambiare opinione continuamente, specie per questioni di rapporti personali, quindi per fatti che esulano da una giusta ed attenta analisi critica.
E proprio per i motivi a cui ho appena fatto riferimento, non si può cercare di esporre un uomo, prima che un professionista, ogni giorno ad una gogna mediatica, fosse anche solo per i ristretti fruitori di un sito web o di altra testata. Non è ammissibile, né umanamente né professionalmente. Intanto va ricordato come il nostro tecnico fece bene il primo anno in cui si trovò ad allenare i biancorossi in D.

20131126-161315.jpgElogiato da più parti anche per il bel gioco, il migliore del raggruppamento, per l’ottimo lavoro con i giovani, molti dei quali fatti esordire con successo in prima squadra. Apprezzamenti sia ben chiaro, anche da chi oggi, ne parlavo in apertura, a torto lo critica ferocemente, facendone una sorta di sfida personale. Fortuna che elogi, grandi elogi ed apprezzamenti sono agli atti, facilmente consultabili. Vogliamo parlare del disgraziato anno della retrocessione? Quando Melchionna non ha fatto solo l’allenatore, ma anche la guida della società in un momento di buio totale, di forte sbandamento?
Fu l’anno della retrocessione, probabilmente evitabile senza quei punti di penalizzazione pesanti come un macigno e non dovuti a questioni tecniche. Nonostante le mille difficoltà, con i calciatori ad un certo punto della stagione costretti senza casa e senza cibo ad elemosinare dal Sindaco, Melchionna divenuto più un padre che un allenatore, stava riuscendo nel miracolo della salvezza. E cosa più importante si assunse poi l’onere di rilevare le quote di maggioranza della Società. Chi l’avrebbe fatto? Probabilmente nessuno al mondo. In tal modo garantì la sopravvivenza della Polisportiva Gaeta, antica e prestigiosa società calcistica della città.
L’anno dopo, ci propose di assumere il controllo della Società e fummo ben felici di avviare con lui un progetto di qualche anno per una rinascita del club. Una rinascita che sta risultando molto più complicata del previsto, soprattutto per pendenze economiche del passato, che stanno mettendo in crisi il discorso avviato. Quindi dopo un’opera meritoria di salvezza del club, consentendo alla Polisportiva di continuare a disputare il massimo Campionato regionale, chi più di Melchionna ha dimostrato di avere ormai i colori biancorossi nel sangue, di essere legatissimo alla nostra terra? Probabilmente più di chi ci è nato, considerato che gli aiuti economici alla Società si vedono con il lumicino. Il criticarlo tanto, soprattutto da chi un tempo, non solo a voce, ma attraverso articoli e commenti, ne sosteneva idee e iniziative, non è affatto credibile.
La scorsa stagione, pur tra difficoltà di ogni tipo, noviziato della società e vecchi contenziosi economici, Melchionna forgiando un gruppo unito e compatto, capace di un bel gioco, riuscì alla fine a conseguire sul campo un ottimo sesto posto (ottavo ma solo con i punti di penalizzazione tolti). Ora improvvisamente il tecnico è un brocco? I risultati che stentano ad arrivare dovrebbero giustificare un rapido allontanamento del tecnico?Non la pensiamo affatto così. Mi dispiace deludere chi spinge, evidentemente per motivi personali di attrito visto che fino a poco tempo fa ne decantava le lodi, per quella soluzione. Siamo dell’idea che i conti si fanno al termine della stagione. Intanto i tifosi stiano tranquilli,posso garantire l’impegno della Società per fare in modo di raddrizzare la rotta, supportati dall’allenatore al quale rinnoviamo stima e fiducia. Poi, tranne qualche organo di stampa, non si è mai sollecitato veramente una soluzione del problema legato al campo di gioco.

20131126-161412.jpgSi è sempre scritto dei risultati sportivi, come se questi fossero totalmente indipendenti dalla mancanza di un campo di allenamento, della mancanza di un proprio campo la domenica, della disputa di gare senza l’apporto del pubblico. Semplice parlare solo di abbonati, che la società ringrazia e rispetta sempre, impossibilitati ad assistere alla gara. Ma non si è mai doverosamente andati a monte, approfondendo la vera problematica, magari aprendo una campagna di sensibilizzazione pubblica. Fortunatamente proprio la sensibilità del sindaco Mitrano ha già prodotto un primo importante risultato nei giorni scorsi e di ciò la Polisportiva Gaeta ha ringraziato l’Amministrazione Comunale.
Mi scuso per il lungo sfogo ma necessario, per far conoscere il pensiero della Società ed evidenziare dei dati di fatto incontrovertibili relativi al nostro tecnico, nei confronti del quale la stessa Società è solidale per gli attacchi di parte reiterati e fuori luogo, subiti continuamente e che rispedisce al mittente
.”

Mario Belalba, Presidente della Polisportiva Gaeta 1931.