Primo ingresso nel CDA di Acqualatina del neo Sindaco di Formia Paola Villa

Niente di nuovo per l’elezione del CDA di Acqualatina.

Il vero terremoto politico che ha scosso il paese con le elezioni del 4 marzo 2018, non sembra aver lasciato alcun segno negli schieramenti politici e partitici provinciali e lo si è visto nella riunione dell’Assemblea di Acqualatina al momento della elezione del nuovo Consiglio di Amministrazione della società.

Le lotte intestine fra i diversi schieramenti e dentro i diversi partiti hanno ancora una volta caratterizzato la discussione sulla scelta dei nomi.

Di fronte alle conclusioni della commissione che doveva valutare i curricula presentati dai diversi candidati, che ha espresso lo stesso identico giudizio di idoneità per tutti i candidati ammessi, senza alcuna graduatoria abbiamo provocatoriamente chiesto che si procedesse per estrazione a sorte, tanto uno valeva l’altro.

Abbiamo preso atto che le amministrazioni rette da Sindaci espressioni di alleanze civiche non hanno saputo o voluto esprimere posizioni unitarie.

Di fronte al quadro che abbiamo avuto davanti, in cui si fronteggiavano schieramenti precostituiti espressioni di un quadro politico che evidentemente ancora a livello provinciale riesce ad esprimere la forza necessaria per difendere le proprie rendite di posizione e le proprie posizioni di potere, e in assenza di una sia pure abbozzata alleanza per il cambiamento, abbiamo preferito non votare nessuno dei candidati che avevano presentato il proprio curriculum, ma che rappresentano unicamente la continuità gestionale e comportamentale di Acqualatina con un passato antico e recente in cui l’utenza è ancora posta all’ultimo gradino degli interessi e delle preoccupazioni.

Abbiamo richiesto una revisione del disciplinare relativamente alla parte dedicata alle modalità di scelta dei membri del CdA, perchè attualmente non sono garantite nè la trasparenza nè la professionalità.

Siamo consapevoli che per Formia esista il problema di uscire dall’isolamento e di verificare l’esistenza di possibili alleanze in grado di produrre la rottura con i metodi finora seguiti, ma al momento questa rimane una semplice aspirazione, almeno fino a quando tutti i Sindaci espressi da coalizioni civiche, non ritrovino il senso esatto della loro collocazione e si aprano ad un confortno leale e costruttivo.

Noi oggi dobbiamo innanzitutto onorare il mandato che i cittadini formiani ci hanno assegnato.

Nessuna condivisione o accettazione dei vecchi metodi di gestione.

Difesa delle prerogative e degli interessi della popolazione formiana.

Richiesta al gestore di attuare tutti gli investimenti necessari per il ripristino della efficienza della rete e di funzionalità dei serbatoi, con cancellazione delle perdite, e per interventi su nuove infrastrutture non a rischio di inutilizzabilità e di spreco di denaro pubblico.

Procederemo al più presto alla costituzione dell’Ufficio Comunale per le relazioni con Acqualatina che dovrà garantire un controllo sulla tempistica di risposta alle richieste di intervento ed un controllo sulla qualità dei lavori eseguiti.

Ancora troppe perdite nel territorio comunale ed ancora troppo lunghi i tempi di risposta del gestore alle sollecitazioni dei cittadini.

Nel frattempo avviare fra le forze presenti in consiglio comunale e con i comitati interessati l’esame delle opzioni concretamente praticabili da mettere in campo per la possibile uscita da Acqualatina.