Radiografia delle imprese in provincia di Latina. Marcati segnali di una ripresa economica

GAETA – Una vera e propria radiografia del mondo imprenditoriale in provincia di Latina, con analisi e dati inequivocabili, relativamente ai molteplici aspetti connessi al settore: ricorso alla CIG, accesso al credito e modalità di pagamento, internazionalizzazione dell’export, utilizzo della formazione professionale e così via, ed inerenti al secondo semestre del 2017, è quella emersa nel corso del convegno “Posizionamento ed immagine dell’Impresa in un mercato competitivo ed internazionale – Nuovi strumenti di analisi e valutazione”, organizzato dalla Federlazio di Latina, in collaborazione con l’Assoper, la Banca Popolare del Lazio, Cribis, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale del Sud Pontino e la società “Meta” e svoltosi ieri, presso la sede consortile di Gaeta. Ad aprire i lavori è stato il neopresidente dell’Assoper (Associazione Operatori Economici Basso Lazio), Roberto Tartaglione, la cui nomina è stata appunto ufficializzata in occasione dell’evento, il quale, da giovane imprenditore impegnato in prima linea nella conduzione aziendale, ha evidenziato come, nel corso dell’ultimo semestre, si sia registrato un inizio di ripresa “che va a riflettersi positivamente anche sul piano occupazionale, il che conferisce al trend in atto un contenuto che non è solo rintracciabile dalle statistiche, ma si ripercuote, sia pure in misura parziale e territorialmente differenziata, nel vissuto quotidiano delle persone”. Dall’analisi del quadro congiunturale, ha proseguito Tartaglione, emerge, in definitiva, che gli aspetti positivi sono maggiori rispetto ad alcune criticità, anche se, in linea generale, le aspettative, per i prossimi mesi sono ancora basate sulla fiducia. Tutto ciò va accolto positivamente poiché senza questo elemento verrebbero meno le spinte ad investire, a realizzare ed a rischiare, che da sempre rappresentano il dato fondante dell’agire imprenditoriale. Ma non dobbiamo dimenticare che lo sviluppo economico moderno è sempre più un percorso che non può essere lasciato unicamente allo spontaneismo degli “spiriti vitali” espressi dalla operosità delle PMI, ma deve sempre più essere programmato, governato ed accompagnato da politiche adeguate, funzionali ad esso, coerenti ed organiche, sommandosi inevitabilmente ad una organizzazione burocratica efficiente, snella, moderna sulla quale poter costruire uno sviluppo solido e duraturo”.
Il direttore di Federlazio Latina, Saverio Motolese, ha quindi presentato l’indagine congiunturale dell’Ente, relativa al secondo semestre 2017, da cui si evince, appunto, una drastica riduzione delle ore di Cassa integrazione, in particolare, di quella in deroga, ma anche un limitato utilizzo dell’accesso al credito e soprattutto dei fondi europei con finalità specifica, per non parlare del quasi nullo ricorso alla formazione professionale di maestranze ed addetti. Il dato essenziale, però, è l’incremento produttivo e quindi dell’export, con una crescita delle aziende ed un bilancio nettamente a favore di quelle nuove, che nascono, anche se in massima parte sono di entità ridotte (non oltre i cinque dipendenti), rispetto a quelle che cessano. Pertanto, ha sottolineato il direttore Motolese, le risultanze emerse dall’analisi congiunturale, eloquenti nella loro semplicità statistica, ci dicono che la ripresa è in atto e dunque, “se nel commentare l’indagine del primo semestre, parlavamo di uno spiraglio che infonde un sentimento di ragionevole speranza, ora possiamo affermare che quello spiraglio si è esteso e quella speranza ha ricevuto una conferma. Si tratta, ci dicono i dati, di una ripresa trainata dall’export e da quello indirizzato verso i paesi extra-Ue in modo particolare; il che significa che le nostre imprese ed in particolare quelle che lavorano sui mercati internazionali e che rappresentano la punta di diamante del nostro sistema produttivo, hanno recuperato la loro competitività e si sono rimesse in corsa sullo scenario globale. Cosa questa particolarmente meritoria, se pensiamo che il nostro tessuto imprenditoriale si trova ad operare dentro un sistema-paese che non brilla certo per livelli di efficienza amministrativa né per la leggerezza del carico fiscale, né per la semplicità dell’apparato normativo”.
L’analisi di Federlazio è stata ampiamente suffragata anche dai dati statistici emersi dall’indagine di Cribis, costola della “Crif Company”, su “Le aziende in provincia di Latina: caratteristiche e pagamenti” ed esposti dal manager Claudio Roccetti, mentre sul ruolo delle banche in rapporto al mondo imprenditoriale e sulle agevolazioni creditizie, pur di fronte alla necessità, imposta del resto dalla UE, di una sostanziale riduzione delle sofferenze, è intervenuto il Capo Area della Banca Popolare del Lazio, Pasquale Gagliardi.
A sua volta, il Presidente del Consorzio Industriale, Avv. Salvatore Forte, ha illustrato le molteplici iniziative avviate, da tempo, dal Cosind, a favore delle aziende del territorio ed in particolare, di quelle legate alla blue economy ed al settore dell’agroalimentare, attraverso una sempre più marcata internazionalizzazione delle relazioni istituzionali e dei rapporti commerciali con Paesi esteri. “Potenziamento urgente della viabilità, intermodalità e sviluppo della portualità – ha detto il Presidente Forte – sono gli obiettivi cardini per andare incontro alle esigenze delle nostre aziende e non solo dal punto di vista industriale e commerciale, ma in particolare, per quanto attiene l’aspetto turistico che rappresenta, da sempre, la voce dominante dell’economia comprensoriale”. La politica, ha concluso il Presidente del Cosind, “deve fare la sua parte, creando almeno le precondizioni per una doverosa crescita delle imprese; deve saper rappresentare gli interessi nazionali e deve tracciare una strada, o almeno, deve fare in modo di non rallentare il passo degli operatori, di non appesantirlo con una zavorra di difficoltà ulteriori rispetto a quelle già insite nel fare impresa e nel confronto con i mercati che, ormai, non sono più solo quelli domestici, ma sono globali, con concorrenti agguerriti, più organizzati, più determinati e, soprattutto, che hanno alle spalle sistemi-paese più efficienti”.
Ha quindi preso la parola il Presidente di Federlazio Latina, Dr. Giampaolo Olivetti, il quale ha ribadito la concreta vicinanza dell’Associazione Imprenditoriale agli operatori del sud pontino e soprattutto, la ferma volontà di una sempre più fattiva collaborazione con il Consorzio Industriale di cui, oltretutto, Federlazio è socio fondatore.
Il convegno si è concluso con gli interventi del consigliere regionale Pino Simeone e di diversi operatori economici presenti in sala.