In Scena a Fondi, i piccoli allievi dell’Accademia d’Arte Drammatica del Lazio con “C’era una volta… il Varietà”

Venerdì 2 giugno, alle ore 20.30 presso il Centro Dan Danino di Sarra di Fondi, i piccoli allievi dell’Accademia d’Arte Drammatica del Lazio diretta da Fabio d’Avino e Stefania Parisella, saranno in scena con “C’era una volta… il Varietà”, saggio spettacolo di fine anno del corso tenuto da Gianluca Lombardi.
Ambientato nella Napoli dei cafè chantant dei primi anni 20’, lo spettacolo racconta di Raffaele Tatangelo, divo del Varietà italiano ed europeo, di ritorno dal gran successo di una tournée francese, il quale scopre che i Varietà italiani rischiano di chiudere, per colpa di una nuova legge che li ritiene indecorosi. Come fare per evitare che si spengano per sempre i riflettori su questo mondo magico e brillante fatto di musica, soubrette e sublime pazzia? Sarà l’intervento di un astuto impresario e di una scalcinata compagnia di “attori” a permettere al divo Tatangelo di salvaguardare il Varietà e
continuare a esibirsi in libertà.
“C’era una volta… il Varietà” è un insieme di famosissimi sketch, numeri e canzoni del primo Novecento che prendono in prestito la struttura e i personaggi di “Eden Teatro” di Raffaele Viviani, per raccontare questo florido panorama teatrale da più punti di vista.

Il regista Gianluca Lombardi, con la supervisione artistica di Fabio d’Avino, sarà in scena al fianco degli allievi Marco Cantarano, Mattia Carnevale, Laura Carocci, Antonio Coppolella, Eleonora Stella d’Avino, Gaia d’Ettorre, Giulia De Filippis, Camilla Faiola, Gabriella Faiola, Riccardo Faiola, Naiara Fernandez,
Benedetta Maria Morella. Organizzazione di Stefania Parisella.

Assistenti alla regia sono Italo Coppolella, Mattia Fazzone, Tiberio Ettore Muccitelli e Bruna Vozza.
L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti. Per prenotazioni e informazioni:
0771/523479 o www.accademiadartedrammaticadellazio.com
Una serata da non perdere con questo spettacolo comico che, attraverso i colori del Varietà vuole lasciare al pubblico un messaggio di speranza: c’è sempre una soluzione per la salvaguardia del bello.