Scie chimiche nei cieli del Golfo, allarme o falsità?

Non siamo scienziati e non siamo a conoscenza di segreti mistici o soprannaturali, ma siamo attenti a ciò che succede nel nostro territorio.
L’intento di Gazzettino del Golfo è quello di avere un ‘occhio’ sempre acceso sul Golfo di Gaeta, (ne sono una chiara dimostrazione le webcam puntate sul ‘nostro angolo di cielo’).

20131014-124550.jpgDa tempo, però, scrutando i nostri cieli è impossibile non notare la presenza di strane scie. Si tratta di “scie chimiche” o chemtrails. Dalla ricerca nei motori di ricerca emergono differenti risultati: si va dalla bufala al più preoccupante controllo del clima da parte di organizzazioni governative.
Le prime testimonianze della presenza di strane scie bianche nel cielo risalgono al 1996 in seguito alla segnalazione di alcuni cittadini americani. Questo non significa che il fenomeno sia iniziato precisamente in quell’anno: molto probabilmente ha avuto inizio diversi anni prima, ma in maniera non troppo evidente. Successivamente, con l’intensificarsi della quantità delle scie anomale, alcune persone hanno iniziato ad accorgersi dello strano fenomeno e a documentarlo. Le scie segnalate, molto diverse dalle scie di condensazione, si incrociavano tra loro a forma di “X” o “#” creando nel cielo veri e propri reticolati e rimanevano sospese nell’aria per ore e ore espandendosi a dismisura, senza dissolversi completamente. Secondo le prime testimonianze, le scie anomale erano il risultato del passaggio di aerei bianchi e senza insegna, avvistati anche in spazi aerei non adibiti al traffico civile. Il loro scopo negli anni non è variato continuando ad irrorare il cielo con sostanze chimiche quali polveri di bario, alluminio e anche di polimeri (filamenti di silicio), scaricate a migliaia di tonnellate in tutti i cieli del mondo da aeroplani appositamente attrezzati. Qualcuno afferma che le scie chimiche sono probabilmente composte da sostanze chimiche impiegate specificatamente per possibili modificazioni meteorologiche ed atmosferiche, test biologici ed altri scopi riservati.
Per altri invece, come la giornalista Silvia Bencivelli de “La Stampa”, si tratta di “una bufala minacciosa, che parla di sostanze chimiche rilasciate tra le nuvole da misteriosi aeroplani scuri, per avvelenare l’aria e provocare, addirittura, genocidi.”
L’unica cosa certa è che le scie di condensa che segnalano il passaggio di un jet sono provocate dalla condensazione del vapore acqueo prodotto dalla combustione del carburante causata dalle condizioni di umidità, pressione e temperatura che si riscontrano ad alte quote di volo (umidità uguale e superiore al 70 per cento, temperatura inferiore a 40 gradi sotto zero, altitudine superiore ad almeno 8000 metri). Il passaggio di un jet ad altitudine temperatura ed umidità diversa non permetterebbe la formazione della condensa, e di conseguenza della scia.
La nostra speranza come quella di tutti, è che almeno che non sia nulla di dannoso per la salute.

A corredo dell’articolo è stato utilizzato materiale fotografico di www.luogocomune.net