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Alla scoperta della Tiella di Gaeta: dalla ricetta tradizionale all’abbinamento con il vino

Paese che vai, tradizioni che trovi: un detto che vale soprattutto quando si parla di gastronomia, considerando che ogni regione italiana vanta le sue inimitabili prelibatezze.

I sapori del territorio, non a caso, rappresentano una delle ricchezze più importanti da preservare e tramandare di generazione in generazione, per via del loro gusto unico. La zona di Gaeta non fa chiaramente eccezione, visto che chi visita questa città non può andar via senza aver prima degustato la famosa Tiella.

Ecco perché oggi scopriremo insieme questa ricetta, fino ad arrivare agli abbinamenti con il vino.

Informazioni generali sulla Tiella

A Gaeta c’è un piatto della tradizione dal sapore unico e dalle tradizioni vecchie di un millennio, che continua a rappresentare un’icona del territorio. Si parla ovviamente della Tiella, ovvero quella che potrebbe sembrare una focaccia ripiena ma che è in realtà molto di più, visto che riesce a donare al palato la freschezza del gusto di terra e mare insieme.

Qual è la storia della Tiella? Le leggende narrano che sia nata all’epoca dell’Antico Romano Impero per riuscire a riciclare gli avanzi dei pasti in maniera intelligente, come spesso accadeva in passato. Ciò che colpisce della Tiella è la versatilità della sua farcitura, ereditata proprio da questa tradizione “tuttofare”. Un piatto che racchiude un pezzo d’Italia, visto che si racconta sia stata particolarmente apprezzata dalla famiglia dei Borboni.

Come si prepara la Tiella tradizionale

La ricetta tradizionale prevede innanzitutto la presenza del polpo, che va dunque preparato con attenzione, pulendolo e lessandolo. Vanno poi aggiunti anche i pomodorini, il prezzemolo, le olive (rigorosamente di Gaeta), l’aglio e il peperoncino. Va poi preparato l’impasto per la pizza, che servirà a ricreare le due sfoglie della focaccia. Prima di cuocerla in forno per 20 o 30 minuti circa, a 200 gradi, occorre bucherellare la faccia della Tiella con la forchetta, oliandola.

Poi arriva il momento di scegliere il vino per accompagnare degnamente questo piatto, e anche qui (proprio come per il condimento) non mancano di certo le alternative. Il territorio di Gaeta è infatti ricco di ottime cantine. A qualche chilometro di distanza, passando il confine con la Campania, si trova il Greco di Tufo, un vino bianco disponibile su Tannico, ad esempio, uno store online specializzato.

Siccome si parla di un piatto come detto versatile, è giusto citare anche alcune delle varianti più famose della Tiella, come nel caso della “bersagliera”. Cosa cambia rispetto alla versione originale? Un particolare condimento, a base di pomodori, olive di Gaeta e mozzarella, che la fa assomigliare ad una vera e propria pizza ripiena. In conclusione, chi visita questa città non dovrebbe mai rinunciare ad un assaggio della Tiella.

redazione

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