Il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha condotto una vasta campagna di controllo nel settore di produzione e commercializzazione dei vini, contestualmente al periodo stagionale di raccolta della materia prima ed avvio della fase produttiva dei prodotti vinosi.
Il piano di verifiche su scala nazionale, svolto nel mese di settembre, rappresenta un’intensificazione delle verifiche ordinariamente condotte dai N.A.S. nello specifico settore, dedicate alla verifica della sussistenza di pratiche di vinificazione illecite o pericolose per la salute, finalizzate alla salvaguardia dei consumatori e degli imprenditori di filiera che operano con correttezza e lealtà commerciale.
Nel corso delle attivitĂ di controllo i Carabinieri dei NAS hanno eseguito 960 ispezioni, individuando 239 situazioni di non conformitĂ (pari al 24%, percentuale influenzata dalle modalitĂ di selezione degli obiettivi, individuati tra quelli che presentavano maggiore
interesse operativo). A seguito delle irregolarità riscontrate, sono segnalati all’Autorità Sanitaria ed Amministrativa 218 operatori della filiera del vino e contestate complessivamente 344 violazioni amministrative contestate, pari a 290.000 euro.
Gli interventi, svolti anche con il frequente supporto tecnico dell’Ispettorato Centrale per la Qualità e Repressione delle Frodi (ICQRF), hanno consentito di individuare 17 aziende che svolgevano la propria attività in sedi produttive interessate da gravi carenze igienico-strutturali ed autorizzative, per le quali è stata disposta la sospensione delle attività .
Allo stesso tempo sono stati riscontrati prodotti vinosi privi di tracciabilitĂ e non censiti nei registri di giacenza della cantina, operando il sequestro complessivo di oltre 300.000 litri di prodotto in fermentazione o giĂ trasformato in vino. Complessivamente il valore commerciale delle strutture chiuse e dei prodotti sequestrati ammonta a circa 11 milioni di Euro.
Le irregolaritĂ hanno riguardato anche la detenzione di sostanze vietate negli stabilimenti enologici, presso i quali sono state sequestrate 3 tonnellate di zucchero, destinate al fraudolento impiego per aumentare la gradazione del vino, fenomeno tuttora presente in alcune aziende della filiera vitivinicola.
Nella provincia di Latina:
Sono state controllate 13 attività di cui 4 non conformi. Sei in tutto le violazioni contestate, per un ammontare di circa 3.000 €, relativamente alle carenze igienico sanitarie, al mancato aggiornamento della DIA sanitaria, alla non corretta applicazione delle procedure di autocontrollo e alla non conformità di carattere gestionale e strutturale.
Nel sud pontino è stata disposta la cessazione immediata dell’attività di vinificazione ed imbottigliamento di un’azienda vitivinicola dove sono state accertate gravi carenze igienico strutturali dei locali di vinificazione e l’utilizzo di acqua, estratta da un pozzo privato, priva della certificazione di potabilità . Il valore della struttura chiusa corrisponde a 100.000 euro.
Comunicato stampa
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