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Dissesto idrogeologico:”rischia di essere un altro anno perso”

Un anno è trascorso dai tragici eventi che hanno colpito Santa Maria la Noce, quando acqua e fango hanno devastato intere zone della città. Ci saremmo aspettati che questo episodio potesse rappresentare un punto di svolta nella gestione del territorio. Tuttavia, ancora una volta, sembra che ci si limiti a cercare di tamponare i danni causati dall’emergenza senza affrontare in maniera complessiva il problema del dissesto. Nessuna notizia anche per quanto riguarda l’iter relativo alla richiesta dello stato di calamità naturale avanzata a suo tempo  dal comune di Formia e tuttora ferma in regione Lazio.

Per affrontare il problema in modo strutturale, mesi fa abbiamo presentato una mozione in Consiglio Comunale su questo tema . La nostra mozione è stata approvata all’unanimità a luglio ed impegna l’Amministrazione Comunale a fare chiarezza sulle pratiche di condono nelle zone a rischio e ad istituire un ufficio specifico sul dissesto idrogeologico.

Questo ufficio avrà il compito di coordinare tutte le azioni necessarie per contrastare  i fenomeni legati al dissesto: dal monitoraggio della regolarità urbanistica nelle zone a rischio, alla creazione di un piano di interventi per la manutenzione e la prevenzione.

Per quanto riguarda le pratiche di condono ancora in attesa di essere elaborate dal Comune di Formia, dopo l’approvazione della mozione, si dovrà dare priorità alla risoluzione di quelle provenienti dalle zone rosse PAI, ovvero dalle porzioni della città più a rischio. 
Ciò permetterà di avere un quadro chiaro della situazione urbanistica e di rendere maggiormente efficaci gli interventi di prevenzione e di messa in sicurezza nelle aree vulnerabili. Ricordiamo che sono migliaia le pratiche urbanistiche inevase ed in attesa di essere concluse dal nostro comune.

Inoltre,  viene solecitato il Sindaco a mettere finalmente in pratica le linee guida stabilite nella delibera sul contrasto agli incendi e ad avviare un percorso condiviso che conduca a un vero e proprio “patto sociale” per la salvaguardia del territorio coinvolgendo tutte le parti interessate, in particolare gli operatori della montagna.

Adesso spetta all’Amministrazione non perdere ulteriore tempo dando immediata attuazione ai dispositivi della mozione affinché queste proposte  non restino una generica espressione di buone intenzioni.
È innegabile, infatti, che il nostro comune affronti una situazione di sviluppo urbanistico fragile e disordinato, il che ci rende particolarmente vulnerabili agli effetti dei cambiamenti climatici. Esondazioni e frane sono diventati episodi ormai ricorrenti nella nostra città, c’è bisogno che la politica locale si dimostri  in grado di fornire soluzioni adeguate e coraggiose.

Gruppo consiliare Partito Democratico-DemoS-FPdS

Luca Magliozzi
Alessandro Carta
redazione

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