“È giunto finalmente a termine l’iter procedurale avviato dall’Amministrazione Fargiorgio, finalizzato all’attuazione di un progetto epocale che vede Itri capofila di un raggruppamento di comuni, comprendente le vicine Formia e Gaeta”. Esordisce così Antonio Fargiorgio, già sindaco di Itri e capogruppo di “Itri facciamo futuro” nella massima assise del centro aurunco. “ i tratta dei lavori di “Risanamento e adeguamento strutturale del corso d’acqua denominato “Rio d’Itri-Torrente Pontone”, un’opera di rilevante dimensione economica (oltre 10 milioni di euro), ma di rilievo assolutamente fondamentale anche per l’impatto che avrà sull’intero comprensorio, mitigando il rischio idrogeologico soprattutto nella zona della foce, quella dello sbocco a mare del torrente (che, nel passato ha dovuto registrare anche una vittima, travolta dall’impeto delle acque, n.d.r.). La precedente Amministrazione, mantenendo fede agli impegni assunti in un vertice in Prefettura alla presenza dei tre Sindaci interessati (Villa, Mitrano e Fargiorgio), si era aggiudicata un finanziamento di circa 367.000,00 euro per la progettazione definitiva ed esecutiva dell’opera, progettazione poi affidata al raggruppamento temporaneo tra professionisti, R.T.P. SGI Studio Galli Ingegneria S.r.l. (capogruppo) – Arch. Maria Teresa Cibelli – Archeologo Valentino Vitale, di Roma, che si è occupato non soltanto della redazione del progetto, ma anche di tutti i servizi architettonici e specialistici connessi. Abbiamo appena appreso che il Ministero ha finalmente deliberato l’erogazione del finanziamento per l’effettuazione dell’intervento (atteso da decenni), che permetterà così di risolvere una delle maggiori criticità dell’intero comprensorio, consentendo la realizzazione di un’opera che, sebbene articolata in tre diversi stralci, conserverà e salvaguarderà la sua unitarietà e la funzionalità. Come fu a suo tempo convenuto tra i precedenti Sindaci dei tre Comuni interessati, il primo intervento riguarderà la zona della foce, perché è lì che si concentrano (ed in passato si sono concentrati) i rischi maggiori. Un passo importante, decisivo verso la tutela di un territorio che, negli ultimi anni, si è scoperto molto debole e fragile sotto il profilo dell’equilibrio idrogeologico. A quest’opera, speriamo si aggiungano quanto prima gli altri interventi per i quali l’Amministrazione Fargiorgio ha ottenuto due importantissimi finanziamenti (per complessivi 1.994.500,00 euro) e che sono destinati a mitigare, ad attenuare il rischio idrogeologico nelle zone di Comignano e Rignano e che quindi hanno un ruolo importante nell’economia della regimentazione e del deflusso delle acque che nel loro successivo corso convogliano nel torrente Pontone. Se a tutto questo, davvero si affiancheranno gli altri interventi, che nel nostro Comune riguardano le zone colpite dagli eventi del 3 e 4 novembre 2021 (e per i quali il nostro gruppo consiliare si sta battendo da diversi mesi), si potrà allora dire di aver conseguito un risultato di grandissimo rilievo, capace di restituire all’intero territorio una sicurezza e stabilità idrogeologica, mettendo in definitiva sicurezza zone oggi purtroppo continuamente esposte a rischio”.
Orazio Ruggieri
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