Il 7 marzo 2015, nell’Aula Magna della sede centrale del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, gli studenti delle classi terze hanno avuto l’occasione di riflettere riguardo l’emergenza ecologica che infesta particolarmente i territori dell’alto casertano, quella che è conosciuta tristemente come “Terra dei fuochi”.
In questo incontro importante, programmato nel Progetto “Legalità” che si svolge nell’Istituto e finalizzato anche alla partecipazione alla XX Giornata della Memoria e dell’Impegno (Bologna, 21 marzo 2015), gli studenti hanno compreso ciò che realmente è la Terra dei fuochi, vissuta dalle persone che vivono in questo territorio così degradato. A parlare sono stati un ragazzo coetaneo degli studenti, Gabriele Aiello, che ha trovato la forza di combattere nella scomparsa prematura del padre per un tumore, e Marzia Caccioppoli, una delle mamme dell’Associazione “Noi genitori di tutti” a cui è morto un figlio per una forma di cancro raro al cervello. Entrambi sono attivamente impegnati per denunciare lo scempio che avviene in quelle terre così degradate.
Si è parlato anche di minacce ostentate per impedire di parlare di siti di stoccaggio in cui vengono distrutti residui bellici risalenti alla guerra in Cecenia, una guerra in cui è stato fatto largo uso di proiettili contenenti uranio impoverito, uranio che causa tumori al cervello; sono stati ricordati i continui cortei che si sono fatti per dare visibilità alla vicenda ed anche delle denunce fatte tramite i programmi televisivi; ma soprattutto è stato sottolineato che il “problema” non appartiene solo alla “Terra dei fuochi” perché tutto quello che mangiamo, che indossiamo… potrebbe essere inquinato, anche l’aria che respiriamo.
Con grande dolore e con sentita partecipazione gli studenti hannocapito le loro grida di giustizia, dove l’indifferenza delle Istituzioni è sconcertante anche di fronte a rilevazioni mediche che confermano la causa dell’alto tasso di tumori e malattie mortali che flagellano la “Terra dei fuochi”: l’inquinamento doloso dell’ambiente.
Grazie Marzia, grazie Gabriele, dicono gli studenti: con le vostre parole avete raggiunto il nostro cuore e la nostra mente; il nostro impegno sarà di sensibilizzare altri giovani come noi al fine di impedire che tragedie come la catastrofe criminale di bruciare o interrare rifiuti speciali non si ripetano.
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