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Itri città cardioprotetta. Presentato ieri il progetto

Di Irene Ialongo.
Oggi Sabato 15 dicembre 2017, l’amministrazione comunale di Itri nella figura del sindaco, avvocato, Antonio Fargiorgio ha presentato presso la sala consigliare il progetto “Itri città cardioprotetta”.

Progetto di importanza medica e sociale notevole in quanto prevede l’installazione nella cittadina di defibrillatori semi automatici esterni, i cosiddetti DAE, in postazioni fisse, dislocate in punti strategici, soprattutto per la territorialità urbanistica al quanto varia della cittadina. Questi defibrillatori che verranno installati hanno la grande caratteristica di essere gestiti in remoto in modo da sapere in qualsiasi momento il loro “stato di salute” riguardo sia le piastre e sua le batterie evitando quindi le difficoltà di gestione che erano presenti con altri defibrillatori.
Un arresto cardiaco improvviso può colpire chiunque, uomo, donna, giovane o anziano, ovunque in qualsiasi momento e spesso senza preavviso.
Solitamente i bambini vengono considerati dalla maggior parte delle persone come vittime poco probabili di arresto cardiaco, sebbene circa il 3.5% dei decessi per arresto cardiaco abbia meno di otto anni.

Questo è imputabile a colpi toracici (commotio cordis) o a condizioni difficilmente diagnosticabili (la sindrome del QT lungo) in Italia ogni anno si registrano circa 60000 decessi per morte cardiaca improvvisa, la maggior parte dei quali sono provocati dalla fibrillazione ventricolare, una grave aritmia cardiaca che si risolve solo applicando una carica elettrica al cuore. In molti casi applicare il defibrillatore può salvare la vita a patto che l’intervento venga instaurato entro tre/cinque minuti: in assenza di una pronta ripresa de ritmo cardiaco, infatti, alla cessazione della circolazione sanguigna consegue inevitabilmente il danno cerebrale.
È difficilissimo che i soccorsi arrivino entro questa finestra temporale, pertanto è importante che luoghi pubblici, centri sportivi, scuole, palestre, luoghi di lavoro, piscine, stazioni, stadi ecc. siano dotati di un defibrillatore DAE semiautomatico esterno e di personale istruito al suo funzionamento.
La cultura dell’emergenza e l’importanza della velocità dell’intervento nel caso di una tacco cardiaco sono requisiti indispensabili per un successo dell’intervento stesso. A tale proposito, una macchina della polizia locale verrà dotata di un defibrillatore DAE per un intervento sempre più rapido. Sono seguite delle dimostrazioni su manichino da parte di personale istruito e la consegna al dott. Aldo Treglia, cardiologo, di una targa come ringraziamento del suo impegno in questa iniziativa e del fatto di essersi fatto promotore nel regalare all’amministrazione un defibrillatore.

redazione

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