“Sono passati due anni e mezzo dall’insediamento di questa amministrazione, di cui siamo stati i primi sostenitori, partorendo, noi, la figura del primo cittadino De Santis.
A esternare il disagio politico per “l’andamento lento” dell’operato dell’amministrazione è Domenico Fabrizio (nella foto), il portavoce del gruppo che già a suo tempo aveva proposto e che finora ha sempre sostenuto l’attuale sindaco Giuseppe De Santis. “Noi, come ex Patto per Itri, -evidenzia Fabrizio- non ci rimangiamo nulla di quanto abbiamo concordato a suo tempo e fissato nel programma, ma è l’elenco dei problemi ancora non risolti che ci preoccupa e ci chiama in ballo, come corresponsabili della poco efficiente condotta amministrativa agli occhi della popolazione. Riporto la voce di molti amici del movimento che ricordano come la precedente amministrazione avesse lasciato un bilancio di opere esaurientemente positivo, opere che andavano ultimate senza grandi sforzi, dato che l’iter procedurale era stato ben definito. Stiamo parlando, tanto per dare priorità alle problematiche, del PRG, la cui bozza di stesura, pur con qualche distinguo, il gruppo dell’ex Patto per Itri (Piero Ruggieri, Domenico Fabrizio, Giovanni Agresti e Umberto Papa) ha sottoscritto, insieme a Livio Stammegna, già segretario PD. Mancavano alla firma il gruppo di Paola Ruggieri e di Luca Iudicone, i quali vogliono che vengano calati sul nostro territorio tutti i vincoli regionali, senza accettare con la Regione un confronto per la verifica dettagliata dei suddetti vincoli che, in moltissimi casi, per via della sola acquisizione tramite aerofotogrammetria, risultano assurdamente falsati nella rappresentazione reale dei luoghi presi in esame (uliveti scambiati per boscaglia; gallerie classificate come torrenti, e così via).
Il nostro gruppo –sottolinea Fabrizio- nel ribadire la disponibilità al confronto con la Regione, è comunque preoccupato della stasi amministrativa. Nel corso dei due anni e mezzo abbiamo rappresentato al sindaco, senza clamori mediatici, i preoccupanti ritardi per la stesura del Piano Particolareggiato artigianale-industriale di Pagnano (nei pressi dello scalo ferroviario, n.d.r.); non abbiamo mai sottaciuto nelle opportune sedi il nostro disaccordo sulla gestione della politica del territorio. Per la 167 abbiamo sempre sostenuto l’opportunità di una convenzione ‘pubblico-privato’ per addivenire alla variante, soluzione, questa, che eviterebbe tempi lunghissimi e soprattutto la perdita dei finanziamenti regionali (che quasi tutti gli altri comuni stanno incamerando seguendo questa strada) che si perderebbero se si dovesse attendere l’approvazione definitiva del PRG. Per quanto riguarda la stesura di quest’ultimo strumento –conclude Fabrizio- vanno individuate le aree da adibire a parcheggi e piccola viabilità urbana, oltre alla scelta primaria della viabilità generale che contempla la realizzazione delle bretelle che permettono di bypassare il centro del paese”.
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