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Attualità

Questo salva pasto immancabile è un pericolo per la salute: allarme Listeria

Per molte persone è un salva pasto che non può mancare a tavola. In realtà si tratta di un pericolo per la salute: è allarme listeria.

I richiami giunti dal Ministero della Salute hanno messo in allarme i consumatori. Quello che per molte persone è un salva pasto che non può mancare a tavola, sia come portata principale che accompagnamento nei piatti, nasconde seri pericoli per la salute. Le segnalazioni e i ritiri, infatti, sono dovuti alla presenza di listeria.

Questo salva pasto immancabile è un pericolo per la salute: allarme Listeria – gazzettinodelgolfo.it

Il contatto con il batterio è causa di un’infezione nota come listeriosi, che si manifesta con diversi sintomi tra cui febbre, nausea, vomito, dissenteria e dolori addominali. Ciò avviene principalmente per via del consumo di alimenti contaminati, in particolare prodotti lavorati. Carne, insaccati e formaggio sono tra i cibi più a rischio insieme alle verdure crude.

Di solito i sintomi si presentano a poche ore dall’assunzione degli alimenti contaminati. L’infezione da listeria può avere conseguenze molto gravi nei soggetti fragili, affetti da malattie debilitanti o sottoposti a terapia. In questi casi il batterio può andare oltre la barriera intestinale, portando a complicazioni come interruzioni di gravidanza o patologie tra cui la meningite.

Allarme Listeria, a quali alimenti fare attenzione e come ridurre i rischi

Negli scorsi mesi i richiami da parte del Ministero della Salute hanno puntato l’attenzione sui rischi legati al consumo dell’insalata in busta. Diverse confezioni prodotte da marchi italiani (tra cui Vivinatura, Torre in Pietra, Polenghi, Ortofresco, Natura è, Centrale del latte e Foglia Verde Eurospin, per citarne alcuni) sono state segnalate per via della presenza di listeria.

Allarme Listeria, a quali alimenti fare attenzione e come ridurre i rischi – gazzettinodelgolfo.it

Agli acquirenti è stato intimato di non consumare le buste di insalata coinvolte dai richiami e provvedere alla loro riconsegna presso i punti vendita in cui le avevano acquistate. Quanto successo ha portato in molti a chiedersi se l’insalata in busta possa essere considerata sicura. In un’intervista per il Gambero Rosso, il professore Luca Piretta ha risposto alla domanda.

Per quanto siano rari i casi di contaminazione in uno stabilimento, non è da escludere la possibilità che ciò possa accadere considerando l’ampia diffusione della listeria, “uno di quei batteri ubiquitari” presenti sulle superfici. “Può succedere una distrazione: mani non lavate bene, guanti appoggiati su una superficie contaminata e poi rindossati, un tavolo non pulito correttamente”, ha spiegato l’esperto.

A determinare la contaminazione degli alimenti è il modo in cui vengono maneggiati. Di conseguenza, come sottolineato da Piretta, non vi è alcuna differenza tra l’insalata in busta e quella fresca: la prima viene già tagliata e lavata, inoltre non sono presenti conservanti. Anche nelle nostre case possiamo correre il rischio di contaminare il cibo in seguito all’acquisto. I batteri, infatti, possono proliferare negli alimenti che conserviamo.

Listeria nell’insalata in busta: i richiami del Ministero della Salute – gazzettinodelgolfo.it

La listeria è in grado di sopravvivere alle temperature più basse, moltiplicandosi anche nel nostro frigorifero. Per ridurre il rischio si consiglia di pulire con regolarità i piani di lavoro e i fornelli in cucina, come anche i taglieri e il frigorifero. Frutta e verdura vanno lavate per bene prima di essere mangiate e la carne deve essere cotta adeguatamente.

Per quanto riguarda l’insalata in busta, sono da evitare le confezioni che presentano un rigonfiamento anomalo: può essere indice di proliferazione batterica. Lo stesso vale per quelle che hanno tanta condensa, in quanto la presenza di goccioline d’acqua non fa altro che favorire lo sviluppo dei batteri. Infine, bisogna tentare di mantenere la catena del freddo: andare a fare la spesa con una borsa frigo sarà utile.

Cindy D

Classe 1997, dopo la laurea in Scienze sociali per la globalizzazione ho iniziato a collaborare con diverse redazioni. Appassionata di scrittura da sempre, mi interessano soprattutto i temi sociali e di attualità.

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