Migliaia di persone, nelle ultime ore, hanno ricevuto una certa email da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale. Chi riceve questa email è veramente nei guai. Vediamo che cosa possiamo fare per evitare di rimetterci un mucchio di soldi.
Appena sentiamo la parola Inps ci sale subito l’ansia e pensiamo immediatamente alla possibilità che siano aumentati i requisiti per l’accesso alla pensione o, ancor peggio, pensiamo a contributi arretrati da pagare a causa di disguidi o errori di calcolo. Insomma non c’è mai da stare tranquilli.
E le paure crescono ancora di più se riceviamo direttamente una email da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale diretto da Gabriele Fava. Perché mai l’Inps dovrebbe inviarci addirittura una email? Si tratterà sicuramente di qualcosa di serio. E, in effetti, è proprio così: migliaia di contribuenti, in questi giorni, stanno ricevendo email che segnalano un problema serio.
Coloro che ricevono queste missive nella propria casella di posta elettronica rischiano di passare guai seri: rischiano, soprattutto, di perdere un bel po’ di soldi e di questi tempi è un dramma più che mai. Nel prossimo paragrafo vediamo, dunque, come comportarci e cosa fare subito se riceviamo una email da parte dell’Inps.
Migliaia di caselle di posta elettronica intasate da email che provengono dall’Inps. Contribuenti nel panico che non sanno bene che cosa devono fare e questo potrebbe essere solo l’inizio di un grande incubo. Manteniamo la calma e il sangue freddo e vediamo come muoverci per uscire da questa situazione senza rimetterci nemmeno un euro.
Precisiamo subito che le email che stanno arrivando a migliaia di cittadini non hanno nulla a che vedere con l’Inps ma si tratta dell’ennesimo tentativo di truffa ai danni di parecchi malcapitati, che sono divenuti bersaglio da parte di abili malviventi i quali si avvalgono di strumenti sempre più precisi e sofisticati per farci cadere in trappola.
Come riconoscere la email truffaldina visto che sembra in tutto e per tutto una email inviata dall’Inps? Nella email il destinatario viene informato di aver diritto ad un rimborso di 715 euro circa ma per ottenerlo deve cliccare su un link e inserire i suoi dati sensibili tra cui il proprio Codice Fiscale e il codice Iban per avere il rimborso.
Naturalmente è tutto falso e, una volta inseriti i dati, i truffatori avranno gioco facile a svuotarci il conto o ad usare i nostri dati per azioni illecite. Dunque non solo rischiamo di restare senza un euro ma rischiamo pure di finire nei guai pur senza aver fatto niente. Come tutelarci? Nel modo più semplice: cancellando subito queste email e non cliccando su questi link fasulli. Nel caso si abbiano dubbi circa la veridicità della email ricevuta si può contattare direttamente l’Istituto di Previdenza Sociale per chiedere spiegazioni.
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