Addio ad una leggenda del mondo dello sport italiano: a 74 anni lascia grandi insegnamenti e una storia ricca di successi.
I grandi nomi dello sport e le figure entrate nella storia, continuano ad incantare intere generazioni di appassionati e giovani atleti. La loro eredità trascende spesso il loro passaggio terreno, contribuendo a lasciare un’impronta indelebile nel cuore di coloro i quali ne hanno seguito i successi sportivi.
Con le loro gesta straordinarie e la tenacia fuori dal comune, queste leggende dello sport si trasformano in veri e propri modelli da emulare. I successi, le gioie e le sconfitte, soprattutto, continuano ad insegnare l’importanza dell’impegno e della perseveranza in quello in cui si crede.
Nelle ultime ore, il mondo dello sport italiano è stato scosso dall’improvvisa scomparsa di uno dei nomi più fulgenti del settore. Nel corso della sua lunga carriera, durata più di cinquant’anni, ha avuto modo di allenare le squadre sportive più importanti della Nazione.
Dopo lunghi mesi di malattia e sofferenze, Simonetta Avalle scompare a soli 74 anni lasciando senza parole il mondo dello sport italiano. Ex allenatrice della Roma volley femminile, Avalle aveva guidato la squadra fino in Serie A e verso la vittoria della Coppa Cev nel 1993. L’allenatrice aveva avuto modo, inoltre, di lavorare con le squadre del Reggio Calabria, Firenze, Vicenza e Arzano, oltre ad essere ricordata come una grande talent scout.
La ricorda con affetto anche il cronista sportivo Marco Nosotti, il quale ebbe modo di carpirne lo spessore umano e la professionalità. “Alla pallavolo siamo una grande famiglia”, ricorda con piacere Nosotti rammentando una delle frasi celebri della storica allenatrice. Nel corso della sua lunga esperienza sul campo, Simonetta Avalle ha dato un contributo fondamentale per la formazione di decine di pallavoliste, poi diventate fuoriclasse nel loro sport.
Per molte lezioni di vita, più che di sport, come piace ricordare alle stesse atlete le quali hanno lavorato con la compianta allenatrice. Tra queste, si eleva anche il nome di Manuela Leggeri, allenata da Avalle e volto dell’indimenticabile Mondiale del 2002, primo grande trofeo conquistato dall’Ital volley femminile. In questo momento di grande dolore e di memoria, il mondo dello sport italiano si riunisce attorno una delle donne le quali hanno contribuito a cambiare la volley femminile nazionale.
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