Minturno è tra i quattro comuni del Golfo in cui il 3 e 4 ottobre si andrà al voto per rinnovare la propria amministrazione.
Nel comune pontino sono tre gli aspiranti alla fascia tricolore, sostenuti complessivamente da undici liste con 176 concorrenti per solo 16 seggi del futuro consiglio comunale. Il primo cittadino uscente, Gerardo Stefanelli tenta il bis, ma a sfidarlo c’è il centrodestra che si presenta diviso alle urne: da una parte Fratelli d’Italia schiera Pino D’Amici, dall’altra la Lega con Massimo Moni.
Sostenuto da un centrosinistra compatto, Gerardo Stefanelli ha dalla sua parte la coalizione più numerosa, capitanata dal Partito Democratico ed altre quattro liste: “Idee e legalità” di FI, “Minturno 2030”, “Città Futura” e “Insieme per Minturno”. Il programma designa un cammino in continuità con il percorso iniziato dal 2016 in interazione con i programmi comunitari e nazionali previsti dal PNRR. Modernità, sicurezza, pulizia e sostenibilità, con una comunità coesa e dalla forte identità: queste le parole chiave di Stefanelli per introdurre “linfa nuova su solide radici” così da fare “Grande Minturno”.
Sul fronte di destra, Pino D’Amici è sostenuto da Fratelli d’Italia e da tre liste civiche: “Minturno libera”, “Minturno Domani” e D’Amici sindaco”. Il programma di D’Amici ha una missione ben precisa: “non lasceremo più nessuno indietro”. L’attenzione è rivolta infatti agli ultimi, a tutti coloro che si trovano a vivere in condizioni di disagio e difficoltà sia fisiche che economiche. L’obiettivo della sua amministrazione è quello di rendere il Comune la casa di tutti, migliorare le condizioni di vivibilità, in un’ottica di sviluppo del territorio che possa portare benessere.
Altro fautore di un rapporto diretto con i cittadini è Massimo Moni, schierato e sostenuto dalla Lega e dalla lista civica “Galasso”. Il suo è un programma politico che si basa sul paradigma: identità e territorio. Moni propone una Minturno che sappia guardare al passato, riconoscere e valorizzare le principali risorse e proiettarsi al futuro, per adeguarsi alle nuove esigenze della società. Il candidato ha dimostrato di ragionare anche in un’ottica comprensoriale, proponendo un dialogo costruttivo con i comuni limitrofi finalizzato a creare sistema per poter accedere al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale.
Maria Concetta Valente
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