Ancora fuoco sulle montagne di Itri. Trovati 7 inneschi, è allarme piromania

Adesso qualcuno è giunto a chiedere addirittura l’intervento dell’esercito per presidiare l’immenso territorio itrano, ferito, anche la notte tra venerdi e sabato, sul crinale di quattro montagne disposte a mo’ di anfiteatro morfologico che raccoglie, la fondo della sua valle, a nord est di Itri, il paese adagiato ai suoi piedi. Mai, come questa volta, l’azzardo dei piromani è apparso una vera sfida allo Stato, sia per la vastità del terreno devastato da terrificanti fiamme notturne, sia per la professionalità criminosa con cui l’incendio è stato appiccato. Ben sette inneschi, distribuiti a distanze opportunamente studiate per far partire un cerchio di fuoco invalicabile per gli operatori dello spegnimento. Folate di vento che producevano lingue di fuoco anche di quindici metri hanno reso proibitivo il lavoro degli operatori: CFS, VVFF, volontari della Protezione Civile ERI (Emergenza Radio Itri) del presidente Antonio Maggiacomo e una quindicina di soci dell’azienda avifaunistica “fra’ Diavolo” operativi in più squadre antincendio che, gettandosi letteralmente tra le fiamme, le hanno fermate nel loro attacco totale alle montagne (Valle Felce, Postacchio, Orso, ecc.) consentendo, con le prime ore del giorno, a Canadair ed elicotteri di spegnere del tutto le fiamme e bonificare la vasta zona, che ormai appare come un paesaggio dell’inferno, completamente carbonizzato. Anche a Fondi, la stessa tattica di Itri. I piromani, dopo poche ore, accendono dove gli operatori avevano fermato le fiamme nemmeno 24 ore prima. E così anche ieri, in un crescendo di fiamme e rischi per abitazioni, stalle, magazzini, macchinari agricoli, 3 Canadair, 2 elicotteri, CFS, VVFF e ben 3 squadre dei volontari della protezione civile “Falchi pronto intervento” del presidente Mario Marino hanno dovuto fronteggiare l’ennesima emergenza. Le fiamme hanno lambito abitazioni e l’agriturismo “Sar and relais” in località San Raffaele nel contesto morfologico di monte Calvo. Dalle 10,00 di ieri fino all’imbrunire, con criticità che hanno riguardato la strada che attraversa la zona, gli operatori si sono prodigati fino allo stremo. Il tutto, a conti fatti, per una decina di ettari distrutti dalle fiamme.