ASSICURAZIONI FALSE, 17 INDAGATI

tagliandi-assicurazioneSono diciassette le persone indagate nell’ambito di una inchiesta della Procura di Latina e coordinata dal corpo di polizia municipale di Cisterna di Latina. Nei giorni scorsi i vigili hanno infatti individuato una banda di falsari specializzati in documenti assicurativi di autoveicoli. Le persone indagate sono appunto 17 in tutto, residenti in diversi comuni delle province di Latina e Roma. A capo dell’organizzazione un 68enne di Nettuno, S.B. le sue iniziali, già con precedenti specifici, ritenuto dagli uomini della municipale l’autore materiale dei documenti contraffatti.
Nella sua abitazione gli uomini della municipale, autorizzati alla perquisizione domiciliare dal Sostituto Procuratore della Repubblica Valerio De Luca, hanno trovato tagliandi e documenti assicurativi in bianco recanti tutti lo stesso numero di polizza, certificati attestanti visite di revisione mai avvenute e carta originale per certificati di proprietà trafugata presso una tipografia autorizzata dall’Aci. Documenti perfetti, come hanno confermato i vigili di Cisterna, impossibili da individuare anche da occhi esperti. Dalle indagini é inoltre emerso il nome di un notaio di Roma, Gianni D Angelo, persona mai esistita in realtà: il nominativo fittizio, con relativo sigillo notarile, veniva utilizzato per la produzione di falsi atti di vendita di veicoli. Gli elementi raccolti hanno portato a scoprire numerosi casi di utilizzo di questi documenti contraffatti. I soggetti che si rifornivano dal falsario per poi rivendere al pubblico il materiale contraffatto, risiedono principalmente nella zona del Lazio sud, mentre alcuni anche nelle province di Siracusa, Messina, Barletta, Ancona, Foligno, Teramo, Bergamo. Tra i clienti del falsario e della sua rete di distributori, ci sono anche persone ignare del fatto che la documentazione non fosse genuina. La segnalazione dei casi accertati all’IVASS ha permesso la redazione e la divulgazione di due alert, relativi alle assicurazioni «Genertel» e «Direct Line». L’indagine é tuttora in corso e non si escludono ulteriori sviluppi sul numero delle persone coinvolte e tipologia di reato, non escluso la ricettazione di auto rubate per essere rivendute all’estero.