Calcio, pareggio amaro per il Gaeta

Una partita infinita in cui il Gaeta non riesce a chiudere i conti in largo anticipo e si fa rimontare sul pari, nel finale, da un Audace in inferiorità numerica. Dopo 31 partite sulla panchina del Gaeta (coppa compresa) arriva il primo pareggio della gestione Gesmundo. Il tecnico pontino deve fare a meno degli acciaccati Azoitei e Aquilani, esordio per Palermo, e dopo appena 70’’ i biancorossi si portano in vantaggio: ottima azione di Corrado sulla fascia e preciso cross al centro dove Marciano realizza, di testa, a un metro dalla porta difesa da Cardoso ed è 0-1. I padroni di casa subiscono il colpo ma con il passare dei minuti si riorganizzano e vanno vicini al pari con le azioni di Cissé, Denni e Nunez. Il Gaeta si difende con ordine fino all’intervallo. A inizio ripresa i biancorossi raddoppiano: bella apertura di Vitale sulla destra per Corrado, tiro-cross dell’esterno destro, Gesmundola sfiora quanto basta per mandare fuori tempo Cardoso ed è 0-2. A questo punto l’Audace si scopre alla ricerca del gol ma i biancorossi sprecano in ripartenza, prima con Vuolo e poi con Carnevale, il possibile 0-3. Ceccobelli prima prende le misure al 22’ colpendo la traversa e poi realizza un bel gol direttamente su punizione, la palla batte sul palo interno e poi si insacca alle spalle di Viscusi, al 29’ è 1-2. Passano due minuti e Mania, già ammonito, rifila un calcio volante a Mastroianni, doppio giallo per lui e Audace in 10. Il Gaeta va nuovamente vicino al terzo gol con Celli che di testa manda a lato da ottima posizione mentre Viscusi si supera su un diagonale velenoso di De Angelis. Nonostante l’inferiorità numerica i padroni di casa trovano il pareggio al minuto 43: lancio per Nunez che controlla di petto, si gira e trafigge di potenza Viscusi, 2-2. Al 90’ Carnevale disturba Cardoso su un rinvio, commettendo fallo, ma il portiere perde la testa e spintona il giocatore del Gaeta e si becca il cartellino rosso diretto. L’Audace, in nove, soffre e si salva al 95’: Mariniello, a tu per tu con Giuliani, manda alto. Finisce in parità una partita infinita e dai mille volti ma che, per come si era messa nel secondo tempo, lascia l’amaro in bocca alla truppa biancorossa.