Cambiamo il mondo a partire da noi!

di Chiara Scarpellino 
Ancora una volta l’Azione Cattolica di Formia si è distinta per l’impegno sociale, ed infatti ieri sera, nella sempre splendida cornice della chiesa di S. Erasmo, si è svolto l’incontro-dibattito, moderato dalla giornalista Simona Gionta, sul tema della salvaguardia dell’ambiente, con un’ospite di eccellenza, Stefania Proietti, sindaco della città di Assisi.

La Proietti, elemento di spicco a livello internazionale in tema di salvaguardia ambientale e sviluppo sostenibile, ha accettato di buon grado questa particolare intervista, essendo lei stessa attiva anche nell’azione cattolica, raccontando le proprie sfide ed i progetti svolti per salvare il nostro pianeta, tra i quali il progetto di ricerca per lo sviluppo delle energie rinnovabili nel Mediterraneo e in America Latina, la partecipazione come coordinatrice delle attività di Capacity Building del progetto SHARE (Stations at High Altitude for Research on the Environment) presso il laboratorio di ricerca Piramide, alle pendici del monte Everest, e quella come consulente della borsa per la riduzione delle emissioni di CO2 di Pechino.
La Proietti ha raccontato il proprio percorso didattico e le proprie origini contadine che hanno segnato una grande svolta nel percorso di studi futuri. Si è laureata in Ingegneria meccanica discutendo una tesi sul tema della sostenibilità e dell’efficienza energetica, per poi proseguire gli studi ed il lavoro sulle sviluppo sostenibile e nella tutela dell’ambiente, raccontando del progetto ideato insieme ad altre due colleghe, fondando la società ESS che opera nella ricerca scientifica e nella progettazione nei settori energia, ambiente e sostenibilità.
La neosindaca ha spiegato che l’amore per l’ambiente, per la natura e la sostenibilità ambientale, arriva proprio dalle sue origine contadine, il paese natale alla periferia di Assisi, Costa di Trex, una frazione immersa tra le colline del Subasio.
La Proietti ha affermato che l’aver vissuto in campagna da sempre e dove vive tutt’ora, ha totalmente formato le scelte lavorative future; la cosiddetta  “economia circolare”, consistente nel riutilizzo di tutto, cioè quello che oggi conosciamo come “ riciclo” ma che un tempo, specie nelle campagne, era la norma, come ad esempio l’utilizzo degli avanzi della tavola e dello scarto dei frutti per cibare gli animali e per concimare la terra.
Oggi, il tema dell’ambiente è in gran voga, ma non è uno stile di vita. La banale raccolta differenziata dei rifiuti, che dovrebbe essere fatta in tutte le abitazioni, non decolla in maniera adeguata, perché non c’è la collaborazione piena della cittadinanza.
Denuncia la Proietti: “I cambiamenti climatici uccidono per lo più i poveri e noi che siamo cattolici non possiamo permetterci di chiudere gli occhi. Il consumismo è l’oppio dei popoli, ma a totale svantaggio dei poveri”.

Anche Papa Francesco si è occupato del tema ambientale nell’enciclica ”Caritas in veritate”, in cui parla del dovere di difendere l’ambiente e di consegnare la terra a chi verrà dopo di noi come l’abbiamo trovata, senza contare che i numerosi attuali conflitti bellici derivano proprio dalla lotta per l’appropriazione dei giacimenti di risorse non rinnovabili, quali gas e petrolio, che invece, a detta anche della Proietti, potrebbero essere validamente sostituite impiegando fonti rinnovabili, quali energia eolica e solare.

Perciò la Proietti si appella in primo luogo alla cristianità e in secondo luogo all’umanità tutta affinché possiamo vivere in un’ottica diversa la nostra realtà, cercando di aprire la mente all’economia sostenibile.

Sostenibilità significa appunto impiegare le risorse necessarie allo sviluppo in maniera tale da renderne possibile il continuo ripristino, preservando così il patrimonio appartenente alle future generazioni.

Anche un piccolo sforzo, afferma Proietti, può aiutare, l’importante è che lo si faccia sempre più grande.

Il mondo deve cambiare e solo noi possiamo essere il cambiamento che vogliamo vedere nella società.