Fondi, infarto scambiato per gastrite. A processo la Asl di Latina

Dopo 15 anni inizia il processo per il risarcimento dei danni richiesti all’Asl di Latina dagli eredi di Bruno Semenzato, morto nel 2003 al Pronto Soccorso del PO “San Giovanni di Dio” di Fondi.

” Nonostante nel successivo processo penale siano state accertate le responsabilità – poi cancellate dalla prescrizione – dei medici di Fondi per la morte di Bruno Semenzato l’Asl di Latina non ha risposto alla richiesta di risarcimento dei danni in sede per la responsabilità civile dei sui medici”. Così il legale della famiglia Renato Mattarelli che ripercorre le fasi della morte dell’uomo.

“Tutto è cominciato, la mattina festa della Liberazione del 25.04.03 quando forti dolori al torace misero in allarme Bruno Semenzato che temendo un infarto si recava al Pronto Soccorso del PO “San Giovanni di Dio” di Fondi. Dopo un elettrocardiogramma negativo, due ore dopo, veniva dimesso (…). La sera le condizioni di salute peggioravano e il medico di famiglia chiamato dai familiari gli faceva un elettrocardiogramma che inviava in telemedicina e riceveva la diagnosi di “Infarto del miocardio acuto in corso”. Così moriva non appena arrivava di nuovo, questa volta in emergenza, al Pronto Soccorso di Fondi”.

La famiglia del 54enne di Fondi ha, così, iniziato la causa civile con l’avvocato Renato Mattarelli che ha notificato l’atto di citazione all’Asl di Latina la cui udienza si terrà il 2 ottobre prossimo davanti al giudice Paccialli del Tribunale di Latina.