Formia, Clide Rak si dimette da assessore

clide_rak“Ieri 30 agosto 2014 ho confermato in un incontro riservato con il Sindaco Bartolomeo le mie dimissioni da Assessore allo Sviluppo Economico, Attività Produttive, Agricoltura, Commercio, Politiche del Lavoro, iFormi@ del Comune di Formia.

Le ragioni di questa scelta non sono personali ma politiche, avendo preso il sopravvento, soprattutto in questi ultimi mesi, logiche estranee al mio modo di intendere la politica, e assai lontane, a mio parere, dagli obiettivi di quel programma di governo che mi aveva spinto a un impegno diretto e in prima persona.

In più occasioni ho manifestato le mie perplessità rispetto alle logiche che hanno guidato, fin dal principio, la composizione della Giunta e l’azione amministrativa che ne è conseguita, logiche orientate più a tenere in equilibrio le ambizioni dei singoli che a rispondere ai bisogni effettivi e concreti della città.

E, mio malgrado, non posso che constatare che quella discontinuità con il passato, che doveva essere la “cifra politica” della nuova amministrazione, non si è realizzata nella misura che mi auspicavo e che rappresentava la “conditio sine qua non” nel portare avanti l’incarico affidatomi.

La mia scelta iniziale di accettare, infatti, è stata esclusivamente ispirata dalla volontà forte di fare realmente il bene di Formia, cercando di cambiare qualcosa dall’interno, di “svecchiare” non solo metodi e procedure, ma soprattutto fini ed obiettivi, avviando una nuova cultura dell’amministrare.

Nella lettera con cui ho presentato le mie dimissioni al Sindaco Bartolomeo, ho specificato che oggi non vedo più quell’unità di obiettivi e indirizzi che ha consentito alla nostra Amministrazione, seppur molto eterogenea, di andare avanti nonostante le difficoltà, ribadendo la mia convinzione che il fine generale, che doveva guidare la nostra azione, troppo spesso è stato subordinato agli interessi di parte e alle ambizioni dei singoli.

Un allontanamento dagli indirizzi fissati nel programma elettorale che si riflette nella persistente indefinitezza rispetto alle questioni che ci siamo trovati ad affrontare e che, in particolare in questi ultimi mesi, si è manifestata anche nell’assenza di un vero, diretto ed allargato confronto su tematiche assai rilevanti e purtroppo spesso agli onori della cronaca.

Tutto ciò è troppo distante dalla mia cultura, dai miei principi e dal mio modo di intendere la politica e l’amministrazione della cosa pubblica.

Voglio anche dire, con altrettanta chiarezza, che con questo atto non intendo recedere dal mio impegno politico che continuerà, con la stessa determinazione, fuori dalle istituzioni per promuovere quell’idea di città e di buona politica che in questo momento non trova analoga corrispondenza all’interno dell’attuale Amministrazione.”