Formia commemora la battaglia di Mola

Una tre giorni dedicata alla riscoperta della storia. Da venerdì 1 novembre a domenica 3, ci sarà la prima commemorazione della Battaglia di Mola del 4/11/1860. Evento che ha fatto da precursore all’Assedio di Gaeta.

L’Ass. Terraurunca, l’Ass. Web Progens ed il Centro studi storici archivistici di Formia hanno promosso questo evento con un ricco programma di incontri.

Si parte venerdì con l’inaugurazione di una mostra documentale, alle ore 18, alla Torre di Mola intitolata “La battaglia di Mola” curata da Centro Studi Storici Archivistici  Formia.  La stessa sarà visitabile sino al 10 nov. Il sabato pomeriggio invece, sempre alle 18, presso la sala Ribaud del Comune di Formia ci sarà un importante convegno dal titolo: “La battaglia di Mola e l’Assedio di Gaeta”.  I relatori chiamati a partecipare saranno: lo scrittore e giornalista Pino Aprile, il Capitano Alessandro Romano ed il Presidente dell’Associazione Terraurunca, Dott. Daniele Iadicicco, ideatore ed organizzatore di questa tre giorni.  Un evento nell’evento sarà rappresentato dal quarto relatore: il Pres. dell’Istituzione dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa Gr. Uff. Dott. Umberto Ascani, invitato a Formia dall’Ass. Webprogens per ricordare i 170 anni dell’esilio del Granduca di Toscana Leopoldo II a Formia.

Per domenica 3 novembre prevista una messa presso la Chiesa di San Giovanni, alle 11.30, in suffragio ai caduti. A seguire nella Piazzetta Caetani di Castelmola (Torre di Mola), verrà scoperta una targa a memoria dei caduti della battaglia di Mola ed anche di tutti quei formiani che da soldati difesero il Regno delle Due Sicilie in quei tragici 1860/61 spesso a costo della loro vita.  All’evento sarà presente l’Associazione nazionale dei Cavalieri Costantiniani italiani ed il Circolo Svizzeri di Roma, essendoci tra i caduti molti soldati svizzeri.

L’evento è patrocinato dalla Casa Reale dei Borbone delle Due Sicilie, dall’ANCCI, dal Comune di Formia, dalla Confcommercio Lazio, dal Circolo Svizzeri di Roma, dall’Accademia dei Cavalieri di Santo Stefano di Pisa.