Formia – Il borgo “alla riversa”, a Maranola la terza edizione del Festival d’Arte Contemporanea Seminaria Sogninterra

20140819-144931.jpgUn percorso magico di circa un chilometro, tra luoghi pubblici e privati, alle porte del centro storico di Maranola. Un tracciato tappezzato dall’opera di dodici artisti chiamati ad esplorare la dimensione fisica e sociale del borgo. Per comprenderlo, animarlo, riviverlo con occhi diversi. Il 22, 23 e 24 di agosto torna a Maranola il Festival d’Arte Contemporanea Seminaria Sogninterra, organizzato dall’omonima associazione col patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Formia.

La rassegna, giunta alla terza edizione, ospita firme importanti dell’arte contemporanea: da Martina Angius ad Andrea Aquilanti, da Carlo Bernardini a Zaelia Bishop, da Vincenzo Core a Iginio De Luca, da Silvia Giambrone, Marina Paris, Giù Pioventini, Filippo Riniolo e Gino Sabatini Odoardi a Donatella Spaziani. Sono gli artefici di un luogo differente, scenario di meraviglia, teatro di relazioni e condivisione. La direzione artistica di Marianna Fazzi e Isabella Indolfi è quest’anno supportata dal curatore Fabrizio Pizzuto, uno sguardo critico e storico che darà al progetto orizzonti ancora più ampi.
L’iniziativa vede il coinvolgimento diretto anche di altre associazioni, come Amanda e la rete Salamandrina. Il contributo più grande alla realizzazione del Festival è però quello degli abitanti di Maranola, coinvolti in vari modi attraverso l’adesione volontaria e la partecipazione attiva, aprendo le loro case agli artisti, alle opere e ai visitatori.

Il Festival Seminaria 2014 graviterà su prospettive capovolte e sullo scarto di senso che esse producono. Il sottotema “Alla riversa”, che in maranolese vuol dire “al contrario”, sottolinea l’inversione del percorso espositivo, affrontato “alla riversa”, guardando in basso per vedere il cielo e in alto per vedere la terra, a sconvolgere le abitudini, a trasformare in regola il disordine creativo. E’ l’invito degli artisti a sovvertire le regole spaziali, fisiche e relazionali. E, al contempo, un’idea di recupero dei valori del tempo e di quelli del contesto, arte che ricontestualizza il territorio prevedendo il coinvolgimento e l’”invasione”. La linea è: riconcepire un luogo per ricollocarlo, ripensarlo, coinvolgerlo, ridiscuterlo. Seminaria ripensa Maranola, invita gli artisti a dialogare con il borgo medievale e con le persone del luogo, attraverso una serie di mini-residenze che si svolgono prima del festival.

Il programma prevede numerosi eventi collaterali che animeranno la piazza con musica, progetti speciali e prodotti tipici. L’ingresso è gratuito. Appuntamento da non perdere.