Formia rifiuti, si torna al pubblico. Bartolomeo: “Un grande passo che migliorerà la qualità di vita dei cittadini”

bartolomeo_sandro_formiaRitorno alla gestione pubblica; affidamento “in house” del servizio ad una società a totale capitale pubblico detenuto dal Comune; mandato alla giunta di elaborare statuto, piano industriale e regolamento del controllo analogo; strategia dei rifiuti zero come orientamento per la redazione del piano industriale; liquidazione della Golfo Ambiente. Sono queste le principali linee di indirizzo votate ieri dal Consiglio Comunale che rivoluzioneranno la gestione dei rifiuti nel Comune di Formia. La delibera è passata col voto compatto della maggioranza. Il Sindaco Sandro Bartolomeo è visibilmente soddisfatto. “Ringrazio il Consiglio Comunale – dice – e in particolare l’assessore Claudio Marciano. Fu lui ad avviare la differenziata nel 2006 ed oggi chiude il cerchio con l’estensione del porta a porta all’intera città”.

Sindaco, dopo due anni di proroga con la Latina Ambiente i costi del servizio sono lievitati e la legge impone al Comune l’obbligo di coprire le spese interamente con la tariffa. E’ il ritorno al pubblico la ricetta per invertire la rotta?

“La trasformazione nella gestione del servizio di igiene urbana è un passaggio fondamentale per la qualità della vita in città. In primo luogo perché per la prima volta renderà stabile negli anni la modalità gestionale, favorendo in tal modo una visione di lungo periodo che permetta scelte di profonda ristrutturazione del servizio, adeguamento tecnologico, formazione del personale. La società comunale, integralmente pubblica e a costi bassissimi, dovrà gestire il servizio affidatogli direttamente dal Comune che manterrà intatti tutti i suoi poteri di controllo sull’andamento societario”.

L’opposizione ha espresso perplessità sulle modalità di gestione della nuova società e sui criteri che animeranno la selezione del gruppo direttivo…

“Il direttore della società, di nomina del sindaco, sarà scelto attraverso un bando europeo selezionandolo tra i migliori esistenti sul mercato. Dovrà assicurare una conduzione moderna, efficace e capace di contenere i costi di un servizio che rischia di assorbire troppe risorse ai cittadini formiani”.

Cosa non l’è piaciuto della gestione privata?

“Che abbiamo pagato oltre un milione di euro all’anno di aggio senza che nella nostra città sia stato fatto un solo euro di investimento per migliorare il servizio. Nonostante questo siamo riusciti ad estendere la differenziata a tutta la città e consideriamo questo un primo grande risultato che ci vede collocati tra i comuni del Lazio ai vertici alti della gestione del servizio rifiuti”.

Con l’estensione del porta a porta a Gianola si punta a superare quota 65%. Basterà?

“Dobbiamo migliorare nel trattamento dei rifiuti post-raccolta dotandoci anche di quegli impianti industriali che ci permetteranno di trasformare i rifiuti da problema in risorsa. Dobbiamo inoltre migliorare nello spazzamento e nel diserbo e già questa estate sarà per noi un primo importante banco di prova”.

C’è chi, come il consigliere Picano, ha proposto di riunire i servizi ed affidarli ad un’unica società. Lei si è opposto: perché?

“Per due ordini di motivi. Primo: le professionalità necessarie alla gestione di servizi così delicati sono a volte profondamente diverse. Chi sa gestire rifiuti, insomma, non necessariamente può saper gestire mobilità, servizi scolastici, entrate. Secondo: il Comune, a fronte di una megasocietà che gestisse tutti i suoi servizi, resterebbe un guscio vuoto che dovrebbe riunirsi una volta l’anno per consegnare il suo bilancio alla società. Una pluralità di soggetti gestionali, invece, rende praticabili forme di specializzazione e di esperienze nei settori che sono quelle che oggi servono alla nostra città per fare un definitivo salto di qualità”.

Resta da definire il quadro per sosta e mobilità: quali i progetti in campo?

“Affronteremo tra poco i problemi della mobilità e della sosta: anche in questo campo, la gestione di imprese private si sta rivelando inadeguata, puntano alla raccolta del denaro per ottenere le percentuali che si sono prefissate e, in termini di innovazione, non danno nulla alla città. Sarà necessario anche in questo cmapo trovare esperti veri che ci mettano in condizione di migliorare, ottimizzare il problema sosta e mobilità all’interno della nostra città. Dobbiamo fare un passo per volta ma abbiamo di fronte a noi oltre quattro anni per portare a termine questo progetto.

In chiusura, come giudica il comportamento dei gruppi consiliari d’opposizione?

“Il Pdl, astenendosi, ha mostrato di condividere la scelta, pur con alcune differenziazioni che riguardano il ruolo della società (unica o per più servizi). In ogni caso si è trattato di un atteggiamento positivo che ci porterà, ne sono certo, a decisioni comuni che riguarderanno gli assetti e il funzionamento della società. L’Udc, invece, si è arroccata su una posizione contraria, proponendo sostanzialmente di mantenere lo status quo che ha comportato gravi aumenti dei costi nella gestione del servizio. A me appare una posizione incomprensibile, senza nessun respiro di prospettiva, tesa a perpetuare gli errori che l’amministrazione precedente ha compiuto nella gestione di questo servizio: a volte la difesa acritica dei programmi passati appare più come un tentativo di contrapposizione sterile che di ricerca di soluzioni utili alla città”.