Formia si prepara alle celebrazioni per Sant’Erasmo

di Chiara Scarpellino

Era il  lontano 26 maggio 1937, quando il Parroco della Chiesa di S.Erasmo, V.M. Don Antonio Forcina, comunicava commosso e soddisfatto alla cittadinanza che il Santo Padre,  Pio XI, aveva accolto la richiesta di proclamare Patrono di Formia il Santo Martire Erasmo, già da tempo venerato dalla comunità per via del fatto che il Santo venne martorizzato proprio a Formia.

Sono ormai trascorsi ben ottanta anni, ma il culto per il Santo Martire è ancora molto sentito dalla cittadinanza tutta, come ha confermato anche il vicepresidente del comitato festeggiamenti, Casimiro Mazzetti in un’intervista al Gazzettino del Golfo.

Ed infatti, Mazzetti ha fieramente confermato che nonostante i tanti anni trascorsi, la crisi spirituale che imperversa sempre di più, il culto per il Santo patrono è ancora molto vivo e sentito sia dalle persone più anziane, ma anche dai giovani, tant’è che oltre la metà dei membri del comitato festeggiamenti è composto da giovani e giovanissimi, che cercano attivamente di continuare a promuovere non solo il culto del Santo ma anche la tradizionale festa cittadina, quale appuntamento annuale che sembra voglia dare l’inizio alla stagione estiva di Formia.

Mazzetti ci ha raccontato che oggi la festa ha cambiato aspetto e si cerca, in accordo con la parrocchia, di stilare un programma che soddisfi sia l’aspetto religioso che quello prettamente folkloristico, cosa che in passato era meno uniforme, atteso che il comitato festeggiamenti si occupava pienamente della festa.

Questo spirito di collaborazione tra il comitato e la parrocchia ha fatto sì che la festa sia cresciuta in importanza, rispetto al passato, ampliandone la portata e coinvolgendo un sempre maggior numero di persone, specialmente più giovani, raccogliendo le loro idee sulle manifestazioni e sul programma in genere, non per sminuire il ruolo dei non più giovanissimi membri del comitato, ma per far sì che la tradizione continui, coinvolgendo così anche le “nuove leve” della comunità.

Ed infatti si è cercato di rivoluzionare la raccolta dei fondi non solo con il classico giro del porta a porta, ma anche attirando sponsor con manifesti e libricini che. facendo il giro della città e delle zone limitrofe, possa garantire un afflusso maggiore di persone, e. perché no. un ritorno economico alle aziende pubblicizzate.

Inoltre, è stata istituita una lotteria, il cui ricavato verrà utilizzato per le spese della festa, ma anche per altri bisogni della parrocchia, senza dimenticare anche coloro che, purtroppo, sono stati colpiti dai recenti episodi di sisma, ai quali il comitato, di concerto con il Parroco, rinunciando alla batteria di fuochi tradizionalmente sparati durante la processione del Santo Patrono, ha deciso di donare il relativo corrispettivo.

Ebbene, nonostante oggi sembra che i ragazzi siano sempre meno interessati alle tradizioni popolari e comunque alla religione in genere, è una grande soddisfazione vedere che molti ragazzi rinunciano a qualche ora con gli amici per dedicare del tempo alla preparazione della festa e alla raccolta dei fondi, come ha affermato il vicepresidente del comitato festeggiamenti.

Certo, i tempi moderni ci portano lontano dalla fede, ma è bello sapere che c’è ancora molta gente che rema contro queste “modernità”, che si impegna per il comitato festeggiamenti e per i bisogni della Parrocchia per solo spirito di fede, tralasciando famiglia e tempo libero, senza ricevere nulla in cambio, ma solo la grande soddisfazione di avere ancora una volta onorato il culto di S.Erasmo!

Quest’anno però i festeggiamenti sono stati tristemente segnati da un evento funesto, quale il furto delle reliquie e di alcuni preziosi donati al Santo, che ha lasciato l’amaro in bocca un po’ a tutti per l’ignobile gesto.