Formia,Bartolomeo incontra il direttore generale dell’Asl

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sindaco bartolomeoIncontro con Sponzilli per il futuro dell’ospedale. Bartolomeo: “Il territorio deve essere protagonista

La scadenza del 5 agosto è stata prorogata. Prima dell’adozione definitiva, l’atto aziendale sarà sottoposto alla valutazione di una terna di esperti composta dal direttore sanitario e amministrativo dell’ospedale e dal direttore di distretto. L’obiettivo è riportare il sud pontino al centro della programmazione sanitaria della Regione. Il direttore generale dell’Asl di Latina Renato Sponzilli ha assunto precisi impegni nel corso dell’incontro tenutosi questa mattina nella sala conferenze del Dono Svizzero alla presenza del sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, del direttore sanitario Marina Capasso, del direttore amministrativo Massimo Marciano e di una folta platea di medici ospedalieri. Sponzilli ha espresso le linee di sviluppo del nuovo atto aziendale, confermando la disponibilità a coinvolgere i vertici territoriali dell’Asl nella definizione dello strumento di programmazione dell’offerta sanitaria. Il sindaco Bartolomeo ha sottolineato l’esigenza di rafforzare il Dono Svizzero. Partendo da un presupposto che fa da ponte tra presente e futuro: “Il policlinico del Golfo si costruisce ottimizzando le prestazioni dell’ospedale di Formia. Vanno create le condizioni per un suo funzionamento – sostiene Bartolomeo -. Le criticità sono quelle sul tavolo da tempo: il gap nelle tecnologie e le carenze di personale. Mancano attrezzature importanti e i reparti continuano ad offrire un servizio all’altezza solo per la buona volontà e la professionalità di medici e paramedici, costretti a turnazioni impossibili per l’assenza di adeguati ricambi. Quello che soprattutto deve cambiare rispetto al passato è il peso che questo ospedale e questo territorio hanno nella programmazione complessiva dell’offerta sanitaria. Sponzilli ha concordato sull’esigenza di stabilire un rapporto stretto tra la direzione generale, il gruppo di programmazione centrale e il nostro territorio. Perché una cosa è certa – conclude Bartolomeo -. Intendiamo essere protagonisti”.