Negli ultimi anni, il mercato della numismatica ha visto un crescente interesse per le monete rare e da collezione. Alcune hanno raggiunto un valore molto elevato. Ecco tre degli esemplari che i collezionisti sono disposti a pagare ad un prezzo che a molti potrebbe sembrare folle.
Molti italiani potrebbero inconsapevolmente avere nel cassetto un piccolo tesoro sotto forma di monete d’epoca. Magari si trovano lì perché nonni e bisnonni le hanno conservate oppure per puro caso. Fatto sta che oggi potrebbero valere migliaia di euro.

Infatti, alcuni esemplari sono diventati estremamente rari per via di errori di conio, tirature limitate o particolari eventi storici che ne hanno reso difficile la reperibilità.
Le monete italiane che oggi valgono tantissimo, vanno a ruba tra i collezionisti: non solo d’epoca, ma anche una del 2002
Come avevo accennato, il valore di alcune monete è dato dalla loro tiratura limitata. È il caso della moneta da 2 lire del 1911 della Croce Rossa, coniata in argento per celebrare il cinquantenario del Regno d’Italia. Si tratta di un esemplare di grande valore storico e numismatico. A questa si aggiunge la moneta da 10 centesimi del 1911, sempre della Croce Rossa, che, pur essendo coniata in rame, ha raggiunto quotazioni interessanti nei mercati numismatici.
Purché siano FDC (Fior di Conio), il valore di un esemplare ammonta finanche a (rispettivamente) 1.400 e 700 euro. Pur non essendo tra le monete più rare e ricercate in assoluto, sono comunque vendute ad un prezzo relativamente alto.

Tra le monete italiane più ricercate vi è il famoso centesimo con la Mole Antonelliana, monumento simbolo della città di Torino. È il frutto di un errore di conio avvenuto nel 2002, quando furono stampate al posto delle tradizionali monete rappresentanti Castel del Monte. Ne furono prodotti circa 7.000 esemplari.
Ad oggi il valore di un esemplare Fior di Conio è molto elevato. Infatti, può superare finanche i 6.000 euro. Questa è una delle monete rare più recenti in circolazione e tra quelle che ho citato è certamente la più costosa e ricercata. Dunque, ho scritto più volte di monete “Fior di Conio”, ma questo termine potrebbe non essere familiare a chi non si intende di numismatica. Per questo, sto per spiegarti cosa voglia dire…
Cosa vuol dire che una moneta è FDC (Fior di Conio)?
Nella maggior parte dei casi i collezionisti sono alla ricerca di monete FDC (Fior di Conio). Questo termine è usato in numismatica per riferirsi ad una moneta che non è mai entrata in circolazione e pertanto non presenta segni di usura: le incisioni e i rilievi sono ancora perfettamente definiti, la superficie è brillante e non ci sono graffi o segni evidenti. Proprio per questo, quando si crede di essere una moneta di valore, è importante farla valutare da un esperto numismatico prima di giungere a conclusioni affrettate. Insomma, le monete interessanti agli occhi dei collezionisti sono ancora più rare di quanto si pensi.