La chirurgia del futuro abita anche al “Dono Svizzero” di Formia. Venerdi 17 gennaio convegno nazionale a Fondi su laparoscopia

Una Chirurgia sempre più innovativa e al miglior servizio dell’utenza è quella che si persegue, giorno dopo giorno, presso l’ospedale “Dono Svizzero” di Formia e che sarà oggetto di un attento momento di riflessione e di scambio di esperienze tra gli operatori sanitari di livello nazionale e internazionale, dopo che da tutta Europa l’attenzione è rivolta proprio a queste tecniche messe in atto nella Sanità del Golfo e del Lazio. “Laparoscopia ed ERAS: due realtà anche in provincia” è, infatti, il tema che verrà affrontato, venerdi 17 gennaio, a Fondi, presso l’Auditorium della Direzione Generale della Banca Popolare di Fondi.
L’incontro è stato assegnato al dott. Vincenzo Viola, Direttore f.f. U.O.C. Chirurgia Generale dell’ospedale “Dono Svizzero”, dal Presidente dell’A.C.O.I., prof. Pier Luigi Marini, Direttore dell’ospedale “San Camillo-Forlanini” di Roma, dopo che la Chirurgia di Formia si è distinta nell’ultimo convegno mondiale svoltosi a Matera.
Comprensibile l’attesa attorno a questo nuovo appuntamento con la Chirurgia del futuro che, in questo caso, affronta le problematiche legate alla laparoscopia e al protocollo ERAS (“Enhanced Recovery After Surgery”, ovvero miglior recupero dopo un intervento chirurgico), nato con l’obiettivo di garantire, dopo l’intervento (su patologie gastrointestinali, colorettali ed epato-pancreatiche) un recupero ottimale e un ritorno precoce e sicuro alle attività quotidiane.
Il protocollo ERAS prevede la collaborazione attiva del paziente (e, se possibile, dei suoi familiari) e si basa su alcuni accorgimenti che devono essere presi nella fase precedente e in quella successiva all’intervento. L’obiettivo formativo del convegno punta a fornire contenuti tecnico-professionali (conoscenze e competenze) al medico chirurgo per quanto riguarda la Chirurgia Generale, l’ Anestesia, l’ Oncologia, la Radiologia, la Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, la Medicina Nucleare, e, chiaramente, anche agli infermieri per il loro valido contributo dell’area chirurgica.
Strategie, protocolli e condivisioni multidisciplinari: questi i motori atti a migliorare le conoscenze e i trattamenti innovativi di queste patologie anche in provincia. Tutto questo per offrire ai pazienti il miglior outcome possibile e far sì che le loro criticità sanitarie non impongano loro di affrontare viaggi della speranza in altre parti d’Italia e all’estero. Sarà presente anche il responsabile della Chirurgia dell’ospedale “Royal Marsden Hospital” di Londra, molto amico di esperienze collaborative dello stesso dott. Viola per diversi momenti operativi, fianco a fianco, proprio nella capitale britannica.

Orazio Ruggieri