Nuova ondata di Covid19: reti di solidarietà e sostegno ai settori più colpiti. Le proposte di Formiaè

Il virus continua a picchiare duro e, come previsto dagli esperti, unaseconda ondata si sta abbattendo anche sul tessuto sanitario esocio-economico di Formia.

Le chiusure, parziali e totali, che hannofatto seguito al nuovo DPCM del Governo rischiano di mettere inginocchio quei settori che già durante la prima ondata hanno pagato a caro prezzo la pandemia da Covid19.

Come affrontare questa nuova emergenza? Se da un un punto di vista sanitario il Comune poco o nulla può fare se non che attenersi ai protocolli regionali e nazionali, dal punto di visto socio-economico occorre riattivare subito quelle reti di solidarietà messe in campo durante il primo lockdown.Nei mesi di marzo e aprile abbiamo assistito ad un’erogazione a pioggia di fondi da parte del Governo ai Comuni.

Fondi che a nostro avviso non sono stati utilizzati in maniera efficace e caratterizzati da criteri particolarmente stringenti, ritardi nella pubblicazione dei bandi e canali di erogazione che non hanno in nessun modo aiutato il tessuto commerciale cittadino. Errori da cui, a nostro avviso, l’Amministrazione deve trarre insegnamento per alleviare i danni sociali ed economici che ne scaturiranno.

Spesa sospesa, contributi alle locazioni, gruppi di volontariato perassistenza degli anziani per i bisogni primari, messa a disposizionealle autorità sanitarie della banca dati delle strutture alberghiere edextra-alberghiere disposte ad entrare nella rete dei Covid Hotel perl’isolamento dei positivi.Quello che serve alla città non è un consiglio di guerra, ma un tavolo permanente di confronto con le associazioni del terzo settore (Caritas, ma anche gruppi parrocchiali), della ristorazione, commercianti, lavoratori della cultura e opposizioni perché dalla pandemia da Covid19 dobbiamo uscirne tutti insieme. I prossimi mesi saranno durissimi, èarrivato il momento di programmare e mettere in campo azioni concrete.

Formiaè – Think Tank di Cultura politica