Palazzetto dello sport di via Filiberto a Formia, Sindaco e Assessore Zangrillo: “Termine contrattuale non ancora scaduto, lavoriamo per restituire un impianto finalmente sicuro”

 “Si è giocato per decenni in assenza totale di sicurezza. Oggi che siamo in procinto di consegnare alla città palazzetti omologati ed impianti a norma sollevare polveroni sui tempi dei lavori non ha senso, tanto più che i termini previsti dal contratto d’appalto non sono ancora scaduti. Alle associazioni sportive chiediamo di pazientare ancora un po’. Quando tutto sarà pronto potranno dar vita ad una nuova stagione di impegno in condizioni finalmente adeguate”.

Così il Sindaco Sandro Bartolomeo e l’Assessore alle Opere Pubbliche Eleonora Zangrillo sullo stato dei lavori di manutenzione al palazzetto dello sport di via Emanuele Filiberto.

 “Il cronoprogramma previsto dal capitolato – spiegano – scade il 15 febbraio. Il grosso dei lavori è stato eseguito, restano piccole opere che potranno essere completate in breve tempo. L’Amministrazione aveva chiesto alla ditta di accelerare i tempi per consentire almeno gli allenamenti. Non è stato possibile per ragioni che stiamo valutando con l’impresa, fermo restando che il termine contrattuale non è ancora scaduto. Le associazioni sportive devono scegliere se vogliono sicurezza ed impianti a norma o se preferiscono tirare dritto sperando non accada mai niente che metta a repentaglio la sicurezza di atleti, personale tecnico e spettatori. Il palazzetto, questo la città deve saperlo, ha funzionato per decenni senza uscite di emergenza e senza nulla osta dei Vigili del Fuoco. Non è l’unica ‘patata bollente’ che ci siamo ritrovati a fronteggiare. Esempio: la scala antincendio della scuola ‘Dante Alighieri’ ma anche altre situazioni delicate cui nessuno ha mai inteso mettere mano. Noi lo stiamo facendo, con tutte le difficoltà di un settore complesso, disciplinato da norme che di certo non aiutano a dare risposte tempestive. C’è chi in passato ha preferito mettere la polvere sotto il tappeto. Noi – conclude – abbiamo un approccio diverso e, alla fine, a beneficiarne sarà la città”.