Si è scritto e si è detto molto sulla vicenda clostebol e Jannik Sinner, che ora trova un’altra illustrissima voce in suo favore. Un nome di peso sta dalla sua parte.
Sinner ed il clostebol, finalmente la storiaccia che ha tormentato il numero uno del tennis mondiale è giunta alla fine. E con un accordo che è sembrato un contentino più per la WADA che per Sinner. Il quale da par suo sa che non avrebbe meritato nemmeno mezzora di squalifica. Invece rimarrà fermo fino al prossimo 4 maggio, per poi fare ritorno giusto in tempo per gli Internazionali di Roma del 7 maggio. Il torneo della Capitale inizierà con le fasi preliminari una settimana prima ma entrerà nel vivo da tale data e fino alla finale del 18.

Toni Nadal, zio e allenatore di Rafael Nadal, ha recentemente espresso il suo sostegno a Jannik Sinner, protagonista di una controversia legata a una sospensione di tre mesi da parte della WADA per un caso di Clostebol. In un’intervista rilasciata a ‘Marca’, Nadal ha chiarito la sua posizione contro la sanzione, affermando che non ritiene giusto punire un atleta per quello che considera un errore non intenzionale.
Sinner ha anche i Nadal dalla sua, e Kyrgios?
“Conosco Sinner e sono certo che non avrebbe mai fatto una cosa del genere di sua volontà. La giustizia deve colpire chi commette frodi consapevolmente, non chi si trova in una situazione sfortunata”, ha dichiarato Nadal Sr. Le sue parole hanno colpito anche il panorama tennistico, specialmente considerando le critiche arrivate nei confronti di Sinner da parte di diversi colleghi, tra cui spicca il nome di Nick Kyrgios.
Che in verità dà sempre più l’impressione di essere invidioso, alla luce di critiche che sembrano più attacchi personali piuttosto che contestazioni logiche. Toni Nadal ha sottolineato la sua sorpresa nel constatare che alcuni giocatori di alto calibro si siano schierati contro Sinner, suggerendo che ci siano atleti non completamente integri che osano criticare il giovane tennista.

“È strano vedere certi giocatori attaccare Sinner, soprattutto considerando il loro passato”, ha aggiunto, lasciando intendere che ci siano questioni di coerenza morale in gioco.
La WADA va rinnovata
La decisione finale di accettare la sospensione è arrivata dopo diversi tentativi di accordo tra la WADA e il team di Sinner. Malgrado le difficoltà iniziali, le trattative hanno portato a una risoluzione che, secondo Singer, rappresentava una soluzione vantaggiosa per il suo assistito, considerando le potenziali conseguenze di un’udienza fissata per un tempo successivo.
Il caso di Jannik Sinner solleva interrogativi più ampi sull’integrità nel tennis e sulla gestione delle sanzioni legate al doping. Mentre atleti e tifosi si interrogano su come si debbano affrontare tali questioni, le affermazioni di Toni Nadal e le rivelazioni di Jamie Singer pongono l’accento sulla necessità di un equilibrio tra giustizia e comprensione. Il mondo sportivo è sempre più esigente e competitivo. E la linea tra errore e intenzionalità diventa sempre più sottile. Il caso di Sinner potrebbe rappresentare un punto di svolta per le future politiche antidoping.

Di certo la WADA ha bisogno di essere rinnovata. Mentre chi critica Sinner dovrebbe pensare a come ha vinto gli US Open a settembre scorso e, per la seconda volta, gli Australian Open. Dominando e risultando più forte di tutto e tutti. Comunque si parla anche di calcio e di Gasperini nel mirino della Roma. Il collegamento tra i Nadal ed il calcio è diretto in quanto il fratello di Toni, Miguel Angel Nadal, ha giocato nel Barcellona e nella Nazionale della Spagna per tutti gli anni Novanta.