Sopralluogo del Presidente e del Direttore di Coldiretti Latina ad Amatrice: “Esperienza devastante”

“Una esperienza devastante, di quelle che non scordi per tutto il resto della vita. Vedere la devastazione del terremoto dal salotto di casa è un conto, toccarla con mano, in prima persona, è ben altro. Ho attraversato frazioni che sembravano uscite da un bombardamento. Cumuli di macerie, gente ferita nel fisico e nell’anima, ma tuttavia pronta a rimettersi in gioco per ripartire e riguadagnare presto la piena normalità”. Paolo De Ciutiis, direttore della Coldiretti di Latina, ha partecipato al sopralluogo a Amatrice, del presidente Roberto Moncalvo che, rivolto al governo, ha auspicato che “dopo la tragedia del terremoto, si impegni per scongiurare il dramma dell’abbandono delle terre e degli allevamenti, garantendo continuità produttiva e liquidità alle imprese”. “Come federazione provinciale ci siamo subito preoccupati della popolazione, inviando sul posto frutta, ortaggi e verdure. Subito dopo, abbiamo girato lo sguardo verso il nostro settore. Latina contribuirà alla raccolta fondi promossa dalla Coldiretti per sostenere gli allevatori reatini e impiegheremo fino all’ultimo centesimo – aggiunge De Ciutiis – per aiutare i nostri soci di Amatrice danneggiati dal sisma a ricostruire stalle, rimesse, fienili. Interventi complementari rispetto a quelli che verranno attivati attingendo alle risorse europee del piano di sviluppo rurale per favorire la ricostituzione del tessuto produttivo e sopperire temporaneamente al mancato reddito aziendale”. Ma intanto c’è un’emergenza da affrontare che durerà ancora a lungo. Coldiretti, in collaborazione con Associazione italiana allevatori (Aia), ha inviato generatori di corrente, refrigeratori e carrelli per la mungitura per assicurare le attività ordinarie, in particolare la raccolta del latte, fonte di reddito per centinaia di nuclei familiari. “In settimana arriveranno ai nostri soci – anticipa Carlo Crocetti, presidente della federazione di Latina, anche lui a Amatrice per testimoniare ai produttori locali la solidarietà dei loro colleghi pontini – le prime provviste di foraggio e mangimi per il bestiame raccolti dal nord al sud del Paese grazie alla mobilitazione dei consorzi agrari italiani”.