Un albero per ogni bambino nato o adottato: il comune di Itri aderisce all’iniziativa

ITRI – La vocazione ambientalista è alla base dell’iniziativa promossa dal comune di Itri, sulla scia di quanto stanno facendo altre realtà comunali nel resto d’Italia.

Verrà messo a dimora un albero per ogni bambino nato o adottato che il nucleo familiare ha registrato presso l’ufficio Anagrafe del comune di Itri a far data dal 1° Gennaio fino al 30 marzo del corrente anno 2018. La singolare manifestazione è stata programmata per sabato 14 aprile, con inizio alle ore 10,30, lungo la dorsale della collinetta di San Cristoforo, un suggestivo declivio orografico che sorge a nord del centro del paese, sul quale la verdeggiante collinetta si aggetta, regalando un colpo d’occhio meraviglioso. Ci si ritroverà nella zona dove, tra l’altro, ultimamente sono stati rinvenuti importanti reperti archeologici che arricchiscono il patrimonio storico-culturale del centro aurunco, come attestato da competenti studiosi del settore a livello regionale e nazionale.

Aperta a tutti, la giornata della messa a dimora di un albero per chiunque abbia intrapreso, nella prima frazione del calendario 2018, un percorso esistenziale nel paese, vede la collaborazione organizzativa del comune (il sindaco Antonio Fargiorgio, l’assessore alla Pubblica Istruzione, avv. Tiziana Ialongo, l’istituto agrario del posto con il suo dirigente, la prof. Lidia Cardi, il Parco regionale dei monti Aurunci, con il presidente Moschetta e il direttore Giorgio De Marchis) e ha anche un altro significato molto “forte”: si tratta della risposta fermamente “costruttiva” di quanti reagiscono alla sfida dei novelli barbari, i piromani che, ogni anno, distruggono centinaia, se non migliaia di ettari di bosco o di verde in generale, facendo di Itri il comune che vanta uno dei più devastanti record di distruzione dell’habitat naturale nella sconcertante classifica nazionale.

E, poi, nel clima festoso che la presenza dei piccoli contribuirà a rendere tanto piacevole, sarà festa per tutti!

Di Orazio Ruggieri.