«Dove e come mi curo»: il portale per scegliere il migliore ospedale sul web

On line il primo motore di ricerca in Italia per scegliere l’ospedale migliore per i propri bisogni: è un portale che mappa l’offerta sanitaria nazionale Regione per Regione e aiuta il cittadino a trovare il luogo di cura più adatto per sé e i propri cari, si chiama ‘www.doveecomemicuro.it’ ed è stato presentato oggi a Roma.

Nel nostro Paese una persona che debba sottoporsi a un intervento al ginocchio oppure togliere la colecisti, o sapere il luogo più sicuro dove partorire, o ancora conoscere l’ospedale migliore in cui eseguire un bypass coronarico, finora non aveva possibilità di orientarsi nella giungla di ospedali, cliniche, presidi sanitari, policlinici universitari. Da oggi ha invece a disposizione una guida cui far riferimento per scegliere dove curarsi: le risposte alle sue domande sono a portata di mano, basta qualche click per individuare la struttura migliore per le sue esigenze di paziente. Frutto di due anni di lavoro di un team di ricercatori coordinato da Walter Ricciardi, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Università Cattolica-Policlinico ‘A. Gemelli’ di Roma.

“L’obiettivo – ha spiegato Ricciardi – era realizzare un supporto informativo rivolto ai cittadini attraverso un’iniziativa cosiddetta di ‘public reporting’, capace di rafforzare il principio di responsabilità sociale all’interno del Ssn, secondo cui i decisori e le organizzazioni sanitarie devono rispondere delle proprie azioni e performance verso i cittadini, in termini di trasparenza comportamentale, amministrativa, gestionale, strategica ed economica. Le evidenze scientifiche dimostrano che riportare pubblicamente le performance di una certa struttura incoraggia attività volte al miglioramento della qualità delle prestazioni offerte a livello del singolo ospedale. Non a caso alcune esperienze internazionali hanno messo in evidenza una lieve riduzione della mortalità per le diverse patologie in presenza di attività di public reporting”.

Il motore di ricerca prende spunto da iniziative già usate in altri Paesi come il sito del ministero della Salute britannico ‘Nhs Choice’ nel Regno Unito. Il sito è facile da usare perché la ricerca può essere effettuata per ‘parte del corpo’ o ‘problema di salute’ (si può spaziare tra 15 parti del corpo e 28 problemi di salute) oppure immettendo i criteri di distanza geografica. Ne risulterà la segnalazione delle strutture di riferimento per quella patologia, contrassegnate da una simbologia basata sulla logica dei semafori (rosso, giallo e verde) che permette di sintetizzare i dati di qualità dal migliore al peggiore. Una legenda aggiuntiva, basata sulla misurazione ‘a tacche’, come quella della batteria del telefonino, aiuterà a orientarsi nella scelta indicando quanto la performance della singola struttura si avvicina agli standard internazionali di qualità dell’assistenza.

Il valore distintivo di questa iniziativa, prima in Italia, è il carattere rigorosamente scientifico su cui si basa il sistema di misurazione della qualità delle strutture: le aziende sanitarie sono infatti valutate sulla base di un set di 50 indicatori di qualità selezionati mediante una revisione sistematica delle fonti di dati disponibili sulla qualità assistenziale delle strutture sanitarie Italiane. Le fonti utilizzate sono il ministero della Salute, l’Istat, lo Sportello Cancro-Fondazione Veronesi, l’Age.Na.S, l’Atlante Sanitario Era Web, l’Osservatorio nazionale per la salute nelle Regioni italiane.

“Dal 25 ottobre scorso, in virtù della nuova direttiva europea – ricorda Ricciardi – ogni cittadino dell’Ue può decidere di ricevere assistenza sanitaria in ciascuno dei Paesi membri. È chiaro che, per scegliere il luogo dove curarsi, un cittadino dovrebbe avere accesso a informazioni chiare, rigorose e tempestive. Proprio per questo, la direttiva Ue raccomandava ai Paesi membri di attivare strumenti, soprattutto su internet, per informare i propri cittadini e per incoraggiare quelli stranieri a spostarsi per utilizzare le strutture sanitarie di altri stati membri, gratuitamente, perché il Paese d’origine è obbligato a farsi carico delle spese. In Italia mancava finora un database informativo destinato a orientare le scelte dei cittadini italiani e comunitari in ambito sanitario. Il nostro sito ‘Dove e come mi curo’ nasce proprio per riempire questo vuoto e aiutare gli italiani a trovare le migliori strutture sanitarie cui rivolgersi per una certa patologia, ma anche per rendere tali strutture attrattive per gli stranieri”.

fonte adnkronos